Impressionante presenza di ratti nel giardino di piazza Carlo Felice a Torino

Ieri sera, avendo posteggiato la macchina nella piazza Carlo Felice, ritornando a riprenderla dopo mezzanotte ho visto decine e decine di ratti che scorrazzavano nel bel giardino centrale, talvolta rincorrendosi in quell’area recintata e a quell’ora deserta in quanto chiusa al pubblico durante la notte. 

Essendo impossibile non notarli, dato il loro numero, pensavo che il Comune fosse già a conoscenza della situazione, ma ho voluto comunque segnalare anch’io quella situazione non certo salubre del centro cittadino, essendo i ratti portatori di diverse malattie, oltre a non essere un bel biglietto da visita per i turisti che giungono in città la sera dalla vicina stazione ferroviaria. 

La presenza di immondizia, non tolta a fine giornata o gettata dall’esterno della cancellata da cittadini senza un minimo senso civico, non favorisce poi il tutto.

Evidentemente durante il giorno i ratti stanno per lo più rintanati nelle tane per poi uscire la sera quando il giardino viene chiuso al pubblico, penso per impedire atti vandalici, essere un punto di ritrovo per la malavita e un stazionamento di senzatetto con conseguente potenziale aumento del suo degrado anche da un punto di vista igienico: attualmente sembra tuttavia che quella cancellata serva anche a far sì che quei ratti possano scorrazzare senza alcun timore, incuranti addirittura dei passanti che transitano sul marciapiede esterno al giardino!
Comunque i buchi delle loro tane risultano sempre visibili: ad esempio, molteplici ed enormi fori nel terreno si possono ben vedere (a destra) subito dopo l’ingresso in corrispondenza di via Roma di quella cancellata che racchiude il giardino: ieri sera li ho notati in quanto, vicino a essi, stazionavano alcuni di quei ratti.

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Torino, come sempre, ha prontamente dirottato la mia segnalazione all’ente competente (Ciclo Rifiuti):

Nel giro di meno di un’ora ho ricevuto una risposta anche dalla Unità Operativa Igiene Urbana e Ciclo dei rifiuti: “Presso l’area indicata, ormai da tempo, sono in corso periodiche derattizzazioni. La prossima avrà luogo il mese corrente, precisamente a partire dal giorno 16/05, salvo condizioni metereologiche avverse. Proprio nel tentativo di debellare la problematica, seguiranno ulteriori interventi con cadenza mensile. A titolo collaborativo, le chiediamo cortesemente, di inviarci ulteriori segnalazioni qualora dovesse continuare a riscontrare la presenza di tale problematica.
Nel rimanere a disposizione, porgiamo cordiali saluti. ACI

Non ho potuto che rispondere come segue, nel ringraziare e sperando che vengano intraprese le dovute operazioni di bonifica: “Vista la permanente diffusione del fenomeno, pur non essendo del mestiere oserei dire che la cadenza degli interventi dovrebbe essere intensificata: la derattizzazione, che mi dite essere effettuata mensilmente, non sembra proprio dare i risultati desiderati e almeno ora è del tutto insufficiente. Infatti, ho letto che i ratti si riproducono principalmente in primavera per cui direi che gli interventi dovrebbero essere effettuati con cadenza ravvicinata soprattutto in questo periodo. In tutta la mia vita, in nessun luogo cittadino (ma forse nemmeno in campagna) non ho mai visto una densità di ratti così elevata come quella da me personalmente riscontrata ieri sera!

Invito quindi tutti voi, se passate la sera in piazza Carlo Felice a Torino, di buttare un occhio all’interno del suo centrale giardino (chiuso la sera) attraverso le sbarre che lo circondano: se, come è successo a me ieri sera, vedrete molteplici ratti, segnalatelo anche voi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Torino, magari allegando qualche foto scattata con il telefonino: ce ne saranno probabilmente talmente tanti che non sarà difficile riprenderne alcuni!
Forse solo ricevendo molteplici segnalazioni/lamentele dai cittadini, le autorità competenti saranno più stimolate a intervenire con tempestività e adeguata frequenza.

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Non sembra sia un fenomeno isolato e neppure solo recente. Si trovano, infatti, diversi articoli al riguardo e anche altri relativi al degrado del bel giardino di piazza Carlo Felice:

Per chi volesse vedere com’erano i giardini di piazza Carlo Felice nel 1997, prima che fosse messa la cancellata, può visitare un mio vecchio post (Com’era la periferia nord e il centro di Torino nel 1997 (i.e. “solo” 25 anni fa): scorci scomparsi di una città!) in cui sono tra l’altro presenti le seguenti immagini:

Esiste una sezione apposita nel sito del Comune di Torino relativa a dell’operato di AMIAT, laddove venga segnalata la presenza di topi, scarafaggi, blatte, nidi di vespe o calabroni presso aree pubbliche e aree verdi della Città di Torino. Qui si legge: “Ricevuta la segnalazione, il Servizio Ciclo dei Rifiuti provvede tempestivamente ad inoltrare la richiesta di accertamento all’AMIAT. Il servizio di derattizzazione/deblattizzazione si può dire concluso dopo 45 giorni lavorativi: le esche vengono infatti posizionate ogni 15 giorni, per tre volte.
Nel caso invece della rimozione di un nido di vespe/calabroni, l’iter è, ovviamente, più breve!

Dove non si interviene? Nelle aree private e nei cantieri.
Per quanto riguarda le aree private (abitazioni, cortili, aree verdi condominiali…) la Città non ha titolo per intervenire. Bisogna quindi contattare direttamente una ditta privata.
Per aree di cantiere, aree dismesse, abitazioni abbandonate… è necessario fare la segnalazione al Corpo di Polizia Municipale (per l’accertamento della proprietà e il conseguente inoltro delle risultanze al Settore Regolamentazione Sanzioni Contenzioso Sanità che può emanare specifica ordinanza a carico del proprietario/titolare dell’area).

P.S. 15/5/2023 – Ricevuta email in cui mi viene notificato che, a seguito di diverse segnalazioni, hanno attivato una derattizzazione straordinaria caratterizzata da tre interventi consecutivi (16/5/2023; 1/6/2023; 16/6/2023). Quindi segnalare serve!!!

Informazioni su Enzo Contini

Electronic engineer
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