Fare le cose a casa propria non sempre risulta conveniente da un punto di vista economico, ma sicuramente dà molta soddisfazione e forse può ridurre l’impatto ambientale! Questo discorso vale anche per lo yogurt: nelle seguenti figure vi mostro le due yogurtiere che ho … la prima della Severin mi è arrivata oggi ed è già subito stata messa al lavoro!!! 😉
Molti anni fa avevo lo facevo con dei fermenti che assomigliavano a dei grumi di gomma … lo yogurt che ne veniva fuori era molto particolare, denso e con un gusto diverso da quelli commercializzati … direi più acido. Era tuttavia un impegno in quanto le “creature” dovevano essere nutrite sempre, anche durante le vacanze … e, così come tutti gli esseri viventi si moltiplicavano ma potevano anche morire! Si doveva filtrare lo yogurt con il colino per separare le “creature” e poi, dopo una ripulita sotto l’acqua, si dovevano rimetterle nel nuovo latte. Ci voleva molta costanza anche se mi ricordo ancora ora quanto buono fosse lo yogurt prodotto … e sicuramente ci riproverei ancora oggi se riuscissi a ritrovare quei fermenti!
Da un po’ di mesi utilizzo una yogurtiera (quella in figura) in grado di trasformare in circa 8 ore un cucchiaino di yogurt (uno qualsiasi anche uno comprato al supermercato) e del latte (per il resto di un bicchiere) in uno yogurt identico a quello originariamente impiegato! Ovviamente uno yogurt al naturale e non già aromatizzato.
L’apparecchio non fa niente di più che mantenere il tutto a una temperatura adeguata e costante: tutto il lavoro lo fanno i fermenti contenuti nello yogurt originario!
Come ho detto lo yogurt che si ottiene è praticamente identico a quello originario, per cui uno può scegliere quello preferito e, contrariamente al metodo elencato precedentemente, non richiede un impegno particolare … se, ad esempio, uno va in vacanza e non vuole più farlo per un certo periodo, non ha che ritirare la yogurtiera nell’armadio!
Lo yogurt contenuto in uno dei barattolini può poi essere utilizzato per farne successivamente degli altri … per cui basta avere solo un barattolino iniziale per far partire la produzione!
In genere il costo di una yogurtiera va dai 19€ in su: molto dipende dalla presenza di funzionalità opzionali (e quindi assolutamente non indispensabili), quali un timer elettronico o meno, un display ecc …
Se uno si ricorda di spegnerla dopo circa 8 ore (la tempistica esatta non è comunque importante) direi che si può scegliere tranquillamente un modello base con il solo interruttore, … quello che importa è solo la resistenza presente che fa in modo di mantenere la temperatura adeguata e costante. In genere una yogurtiera è in grado di contenere 6/7 vasetti. Più che ricercare optional di dubbia utilità, conviene magari scegliere un modello che abbia in dotazione il doppio di bicchieri (es. 7×2 = 14), possibilmente di vetro, in modo da averne un ricambio e non costringerti a dover aspettare di aver mangiato tutti gli yogurt prima di farne di nuovi (es. Severin JG 3519): inoltre quei contenitori si possono sempre rompere e non è agevole trovarne di ricambio delle dimensioni opportune!
Per preparare lo yogurt è sufficiente:
- 1 litro di latte. Meglio intero/parzialmente scremato UHT, meglio se a lunga conservazione. Anche se non ho capito bene il perché, con il latte fresco non viene altrettanto bene in quanto viene generato molto più siero e tende poi più facilmente a trasformarsi in formaggio!)
- Un barattolo di yogurt comprato. Ovviamente conviene sceglierne uno artigianale e quello che ci piace maggiormente!
Distribuire quindi 1 cucchiaino di yogurt in ciascuno dei 7 vasetti e suddividervi il (circa) un litro di latte.

Chiuderli ciascuno con il proprio tappo e riporre il tutto nella yogurtiera coprendola con il coperchio generalmente trasparente. Accenderla e attendere circa 8 ore. Quindi spegnere ed estrarre i vasetti. Attenzione a non lasciare troppo di più accesa la yogurtiera o a lasciare poi fuori frigo i barattoli, per ore, in quanto tenderebbe a diventare formaggio allo yogurt! Ovviamente prima di riporli nel frigo è conviene lasciare che si raffreddino dopo aver spento la yogurtiera: infatti, non è mai opportuno riporre in frigo alimenti ancora caldi/tiepidi.
Prima di riporli conviene fin da subito eliminare il siero, trasparente e acido, che si trova generalmente in superficie: basta inclinare opportunamente ciascun bicchiere per far sì che sbordi fuoriuscendo. Una volta raffreddati nel frigo successivamente si può aggiungere zucchero, frutta, aromi quali vaniglia, cioccolato, miele, muesli ecc …
Durante l’uso la yogurtiera si scalda leggermente ed è conveniente tenerla in luogo asciutto e stabile. I vasetti, soprattutto se sono di vetro, si possono lavare in lavastoviglie ma, non essendoci particolari grassi, spesso è sufficiente anche solo sciacquarli!
Per quanto riguarda il costo della “produzione”, tra latte, yogurt, corrente … forse addirittura si risparmierebbe comprandolo al supermercato, … ma vuoi mettere farselo in casa? Ho cercato di elencare i pro ed i contro: magari suggeritemeli di altri se ne esistono!
Pro:
- Controllo degli ingredienti (scelta del latte, dello yogurt, degli aromi) che garantisce la produzione di un prodotto sano.
- Riduzione dell’immondizia (solo il cartone del latte e 1 barattolo di yogurt iniziale).
- Se hai un bambino è educativo sia per insegnargli che è possibile non essere completamente dipendenti dai supermercati, che alcuni cibi possono essere facilmente prodotti in casa, che è importante ridurre la produzione d’immondizia soprattutto di quella non organica. Anche il fatto che si debba aspettare per poterlo avere è educativo in una società, come la nostra, dove regna la filosofia del “tutto subito”!
- Lo yogurt nei diversi barattoli si può aromatizzare in modo differente ed è più semplice da conservare rispetto a un unico contenitore.
- Se si sceglie come base un buono yogurt artigianale, risulta anche conveniente economicamente … e non si rischia di rimanerne senza potendo utilizzare l’ultimo barattolo per prelevare la minima quantità di prodotto da mettere in tutti quelli già svuotati e continuare così la produzione!
- È divertente!! 🙃
Contro:
- Forse può non essere economico (corrente, ingredienti) rispetto a certe offerte presenti nei supermercati.
- Richiede un minimo di pazienza per aspettare il tempo necessario (8 ore + raffreddamento) per utilizzare il “prodotto”: d’altra parte tutto ciò, come già evidenziato, è comunque “educativo” non solo per i bambini/ragazzi ma anche per molti adulti! 🤔