Bollo auto per un autoveicolo venduto da tempo: quando una tassa non può che essere percepita come ingiusta

Un tempo il bollo di un automobile si poteva pagare anche solo per 6 mesi: ora, invece, si paga una volta l’anno anticipatamente per 12 mesi, entro il mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento: quella tassa è dovuta da chi risulta proprietario l’ultimo giorno utile per effettuare quel pagamento (anche se, ho visto, ci sono alcune eccezioni che comunque non riguardano i “comuni” autoveicoli privati).

Le “regole” sono quelle e non si possono discutere, come mi è stato detto dall’operatore del call center regionale da me contattato per capire quanto dovevo pagare per un’auto da me venduta a un concessionario, con atto di trascrizione datato tre giorni dopo la scadenza di pagamento del bollo di quell’auto. Infatti proprio ieri mi era arrivato, inaspettatamente, un avviso bonario relativo alla tassa automobilistica relativa a quella automobile venduta da tempo… e non sapevo quanto pagare dal momento che neppure la vedevo più registrata tra le auto in mio possesso dall’app iPatente del Ministero dei Trasporti.

Sinceramente mi aspettavo di dover pagare qualche mese e non l’intero importo annuale (di centinaia di euro) essendo un’auto non più di mia proprietà per quasi l’interezza del periodo a cui è riferita quella tassa.
Penso che nessun cittadino possa trovare logica ed equa questa norma fiscale… e questo non è assolutamente bello! Chi amministra dovrebbe pensarci, prima di stabilire regole che non possono che indignare la popolazione e far sì che una tassa venga percepita come ingiusta e non, come dovrebbe, come utile socialmente.

Comunque lascio il link della sezione Tassa Auto Piemonte con cui risulta possibile pagare la scadenza dell’anno in corso o degli anni precedenti, anche se uno non li hai pagati per tempo e se non sono ancora stati accertati. Il calcolo è fatto in tempo reale per cui, se si paga in ritardo il bollo, l’importo totale tiene conto già delle sanzioni e degl’interessi dovuti. Non si richiede necessariamente un accesso autenticato tramite SPID/CIE, ma è sufficiente indicare il codice fiscale, la targa e il periodo (da indicare per un autoveicolo sempre solo 12 mesi sebbene – pur uno abbia indicato che si tratta di un autoveicolo – viene proposta la possibilità di indicare il numero di mesi da 1 a 12!!).

Il pagamento può essere fatto con carta di credito o con altri strumenti messi a disposizione dai prestatori di servizi di pagamento tramite pagoPA. Personalmente consiglio di pagare tramite Satispay in quanto aggiunge solo 1 euro di commissione, inferiore a tutti gli altri metodi consentiti. Tra l’altro, se l’auto è ancora in tuo possesso, il pagamento del bollo risulta tra quelli predefiniti nella sezione Servizi di Satispay, in cui tra l’altro puoi verificare la data di scadenza per non incorrere in sanzioni:

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