Mi è capitato negli ultimi mesi di avere avuto contatti con associazioni e fondazioni che si propongono di mantenere la memoria di grandi Persone, prima ancora che grandi Artisti, scomparsi da anni. Sicuramente hanno contribuito (e continuano a farlo attivamente) affinchè loro opere artistiche (e tutto ciò che si è creato attorno ad esse) non siano dimenticate con il tempo. Il loro impegno nel ricercare e diffondere materiale storico e promuovere nuovi spettacoli che le ripropongano al pubblico (vecchio e nuovo), rende invece ancora oggi viva la presenza di questi artisti immortalati nei video, nei bootleg, nelle nuove interpretazioni da parte di altri artisti. I testi delle loro canzoni e dei monologhi vengono così riproposti anche a nuove generazioni che non hanno avuto la fortuna di vivere in un’epoca in cui l’arte ha sicuramente dato un grande contributo alla diffusione di ideologie e modi di vivere, determinandone anche il Pensiero e la pluralità di vedute.
In particolare sono venuto in contatto sia con Associazione Aspettando Godot (sito, FaceBook), ispirata ad una canzone famosa di Claudio Lolli, sia con la Fondazione Giorgio Gaber (sito, FaceBook), legata appunto al cantautore/attore omonimo. Lo so, una è una associazione mentre l’altra è una fondazione, … sicuramente poi gli intenti di ciascuna sono quindi assai differenti ma, per quello che ho sperimentato personalmente, almeno alcune cose li accomunano … e non è solo il desiderio e l’impegno nel mantenere vivo il ricordo e le opere di un artista, ma anche la cortesia e la semplicità con cui i rispettivi referenti si rivolgono a chi, come me, chiede informazioni per avere materiale pubblicizzato nel rispettivo sito per eventualmente acquisirlo, essendo diversamente irreperibile. La loro disponibilità, il loro inviarti quanto desiderato senza neppure prima ricevere alcun compenso in denaro tramite una donazione a piacere (anche minima ed unicamente utile per poter sovvenzionare attività future, quindi non certo per un guadagno personale), accollandosi addirittura le spese di spedizione ancor prima di essere certi di avere almeno quelle rimborsate! Insomma cose di un altro mondo, o meglio, di un mondo diverso da quello che viviamo soprattutto oggi, in cui il ricevere è primario al dare. … e anche questo fa piacere al cuore e non solo il ricevere quelle registrazioni/filmati/libri, seppur siano, già loro sole, “preziose” testimonianze!
Non so se Claudio Lolli e Giorgio Gaber si conoscessero e neppure se si apprezzassero reciprocamente, … pensandoci bene, probabilmente no. Eppure esiste sicuramente chi, come me, da sempre li apprezza entrambi, perchè da ambedue ha potuto, negli anni, trarre spunti di riflessione. A mio parere, nella loro diversità, sono due lati di una stessa medaglia: entrambi sono stati molto presenti ed attenti ai mutamenti della nostra società e delle persone che la compongono, entrambi hanno scritto testi sicuramente mai banali, che stimolano riflessioni a chiunque li sappia ascoltare con attenzione.
Si può essere d’accordo o meno su almeno parte del loro Pensiero, si possono apprezzare o meno le melodie delle loro canzoni, ma certo non sono passati inosservati nel contesto culturale italiano e meritano entrambi di essere ancora ascoltati anche dalle nuove generazioni. Inoltre, le scelte di vita di entrambi, seppure molto diverse, possono comunque risultare di esempio per nuovi artisti che desiderino veramente non solo raggiungere la notorietà ed il successo (con la s minuscola).
Quindi, lunga vita ad associazioni e fondazioni quali quelle!
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