Abbonamento Musei Piemonte: una scelta scorretta quella di non prolungare in automatico il periodo degli abbonamenti in essere per un periodo pari alla chiusura per lockdown

Con mio stupore, non solo chiedendo ieri alla cassa di un museo, ma neppure telefonando al numero verde 800329329, mi è stato negato il prolungamento del periodo di abbonamento in essere per la tessera musei mia e quella di mia moglie, per via del lungo periodo di inutilizzo causa chiusura di tutti i musei per via del lockdown Covid-19.

Mi è stato riferito che non solo quel prolungamento non è stato impostato in automatico, ma che si poteva unicamente richiedere per un periodo molto limitato (dal 7 maggio al 30 giugno). A giustificazione di quel diniego, mi è stato addotto che tale unica possibilità era comunque stata pubblicizzata mezzo stampa e tramite la newsletter dell’abbonamento musei.
Sinceramente penso che in quel periodo non si era particolarmente interessati a leggere le newsletter che arrivavano nella nostre caselle di posta e che prevedere, per default, un prolungamento automatico del periodo di validità dell’abbonamento sarebbe stata non solo la cosa più corretta da fare verso la clientela in essere, ma anche una dimostrazione tangibile di solidarietà, a testimonianza che tale abbonamento ha come scopo principale quello di una diffusione e un apprezzamento della cultura del nostro territorio.

Che poi ora, nemmeno  richiedendolo formalmente tramite l’apposito numero verde, non si possa più avere, essendo scaduti dei termini temporali ridicoli stabiliti unilateralmente, è veramente disdicevole.
Non è poi una consolazione neppure l’aver diritto, come unica alternativa ancora possibile, a uno sconto sul prossimo rinnovo, essendo di fatto fittizio NON trattandosi di uno sconto ulteriore rispetto a quello che generalmente uno ha già per altri motivi (e.g. età, tessere varie quali Coop, AIACE, Teatro Stabile, Circolo dei lettori, Torino Spiritualità …).

Lo sconto sul prossimo rinnovo, ancora richiedibile a tutt’oggi, è di fatto fittizio NON trattandosi di uno sconto ulteriore rispetto a quello che generalmente uno ha già per altri motivi (e.g. età, tessere varie quali Coop, AIACE, Teatro Stabile, Circolo dei lettori, Torino Spiritualità …).

Faccio notare che molteplici sono state le attività culturali (e.g. teatri) e sportive (e.g. palestre) che, in automatico (senza perciò nemmeno doverlo richiedere espressamente), hanno prolungato l’abbonamento in essere dei loro clienti considerando il periodo di chiusura della loro attività per via del lockdown.
Persino la GTT, che gestisce il trasporto pubblico a Torino, per il mancato utilizzo dei suoi abbonamenti, consente di richiedere agevolmente (fino al 31/12/2020) un voucher utilizzabile nei successivi 12 mesi dalla sua emissione per qualsiasi forma di futuro abbonamento, come ho anche spiegato in un successivo post.

Penso quindi sia opportuno, non certo per il risparmio economico bensì soprattutto per il principio adottato, richiedere formalmente (scrivendo alla email info@abbonamentomusei.it) di avere ancora diritto a un prolungamento del proprio abbonamento per un periodo pari a quello in cui c’è stata la chiusura totale dei musei … anche se vi dico già che tale richiesta vi verrà negata tramite l’invio via e-mail di una risposta visibilmente predefinita, in quanto verosimilmente avranno dovuto rispondere a molteplici richieste analoghe nel corso di questi mesi!!!

È opportuno, per il principio, richiedere formalmente di avere ancora diritto a un prolungamento del proprio abbonamento per un periodo pari a quello in cui c’è stata la chiusura dei musei …
… anche se la risposta che riceverete sarà questa, chiaramente predefinita in quanto imagino avranno dovuto rispondere a molteplici richieste analoghe! 😦

Come abbonato da decenni, rimango profondamente dispiaciuto dalla scelta scorretta di chi gestisce tale servizio di abbonamento musei.
Con una modalità subdola “all’italiana”, citando decreti e quant’altro quando ben diverse sono state le scelte adottate da altri gestori (e.g. GTT, teatri, concerti, palestre), si è fatta passare come libera scelta il devolvere i mesi persi, mentre per molti è risultata invece un’imposizione, essendo stata furbescamente impostata per default la scelta che più faceva comodo a chi gestisce quel servizio e si è minimizzato per di più il periodo in cui il cliente poteva eventualmente effettuare una scelta differente, seppur entro la scadenza del suo abbonamento in essere!

Vista la risposta negativa ricevuta, per dimostrare il mio sdegno per un comportamento che reputo in generale scorretto e per rendere concreta la mia protesta, non mi resta che posticipare il prossimo rinnovo di almeno un numero di mesi pari a quelli il cui recupero mi è stato negato!

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Colgo inoltre l’occasione di lamentarmi per il fatto che diverse visite, incluse nell’abbonamento prima del Covid-19, ora inspiegabilmente richiedono un contributo economico ulteriore. Questo è il caso, ad esempio, delle visite a zone del Palazzo Reale generalmente chiuse al pubblico: si noti, tra l’altro, che quella tipologia di visite viene gestita da volontari che offrono gratuitamente le loro conoscenze e il loro tempo per una diffusione della cultura nella nostra città. Altrettanto dovrebbe cercare di fare l’abbonamento in oggetto ed ho trovato davvero inappropriata la richiesta di un ulteriore contributo economico proprio ora che si aggiunge al disguido subito dalla clientela per il lungo periodo di chiusura dei musei.
A tale riguardo stupisce poi anche la risposta fornita, ad alcuni amici, dal numero verde interpellato che ha negato che prima della chiusura per il Covid-19, quelle visite risultassero comprese nell’abbonamento Musei, cosa assolutamente falsa avendo io stesso diverse volte (nel corso del 2019 e addirittura a gennaio 2020) visto diversi locali (e.g. le cucine, la stanza dei principi, gli appartamenti reali) semplicemente presentando la mia tessera di abbonato!

La risposta ricevuta alla mia email di disapprovazione, ribadisce che il progetto Abbonamento Musei è, ovviamente, a sostegno del sistema museale della regione e la loro scelta di non prorogare di default gli abbonamenti è stata voluta in quanto questa scelta avrebbe pesato ulteriormente sul comparto.

A mio parere questa loro motivazione ovvia non giustifica per nulla la modalità scorretta utilizzata, soprattutto nella limitazione temporale per richiedere un’opzione differente. Lo stesso loro discorso avrebbero potuto farlo anche i gestori di qualsiasi altra attività/servizio (e.g. trasporti pubblici, palestre, cinema, teatri) che anche loro in ugual misura (se non di più) hanno sofferto il lockdown … e non l’hanno fatto per rispetto verso la loro clientela.

Nessuna risposta invece mi è stata fornita relativamente ai nuovi costi introdotti per gli abbonati per visite particolari, prima del lockdown compresi nell’abbonamento!

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P.S: 14/11/2020

Dopo il nuovo lockdown, con conseguente nuova chiusura anche dei musei, ecco arrivare la consueta mail agli abbonati che però questa volta recita diversamente:

L’abbonamento viene prorogato per tutti i giorni di chiusura che ci saranno

Magari che, sollecitati dalle molteplici proteste, si siano accorti della scorrettezza compiuta verso gli abbonati durante il primo lockdown? Penso che le proteste e anche post come questo possano essere serviti a far loro cambiare finalmente comportamento!!

Peccato tuttavia che per il primo lockdown non si ci siano stati ulteriori ripensamenti, ad esempio consentendo (anche se a posteriori) una possibilità di recupero pure per quel primo lungo periodo di chiusura: ma forse era pretendere troppo da persone che, almeno allora, avevano effettuato quella scelta così inappropriata!

Scelta diversa verso gli abbonati per il secondo lockdown di novembre ….
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Informazioni su Enzo Contini

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8 risposte a Abbonamento Musei Piemonte: una scelta scorretta quella di non prolungare in automatico il periodo degli abbonamenti in essere per un periodo pari alla chiusura per lockdown

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  7. Piero Seinera ha detto:

    Ciao. Ho provato a inviare un commento ma dopo l’invio mi viene chiesto di inserire mail e password. La mia mail solita su cui ricevo i tuoi blog è questa. Per cui non so come fare. Hai registrata un’altra mail mia per caso. ne ho una mezza dozzina… Cordialità Piero Seinera

    Il giorno sab 10 ott 2020 alle ore 17:55 Enzo Contini Blog ha scritto:

    > Enzo Contini posted: ” Con mio stupore, non solo chiedendo ieri alla cassa > di un museo, ma neppure telefonando al numero verde 800329329, mi è stato > negato il prolungamento del periodo di abbonamento in essere per la tessera > musei mia e quella di mia moglie, per via del lungo ” >

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    • Enzo Contini ha detto:

      Piero, se vuoi commentare puoi farlo anche in modo anonimo senza inserire credenziali … diversamente devi inserire quelle che eventualmente hai per WordPress ….
      Sulla base del contenuto del testo scritto, talvolta un commento può richiedere una mia approvazione prima di essere pubblicato, anche se generalmente viene immediatamente reso visibile se non contiene parole o link particolari.

      "Mi piace"

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