Il lavaggio nasale: un’utile pratica resa più agevole dal semplice dispositivo Rhino Horn

Una pratica giornaliera non particolarmente in uso oggigiorno è il lavaggio nasale.
Da decenni lo pratico lavandomi la faccia al mattino, aspirando un po’ di acqua (bastano poche gocce dal palmo della mano) da entrambe le narici e quindi aspirando in bocca e sputando e soffiandomi successivamente il naso, chiudendo alternativamente una narice con il dito.
Insomma, una pratica di pochi secondi che è più lunga da scrivere che da eseguire!!

In questi tempi, il lavaggio nasale non è generalmente contemplato nemmeno dai “maniaci” della pulizia corporea, ma posso dire con cognizione di causa che è assai utile per prevenire raffreddori e anche (almeno in parte) i sintomi di allergia da polline. Io in gioventù ero molto allergico ad alcune tipologie di polline e da quando (a circa 30 anni) effettuo regolarmente il lavaggio nasale ne soffro molto meno. Avevo iniziato a considerarlo dopo un breve corso di meditazione che avevo fatto in gioventù: tra i diversi aspetti affrontati, aveva contemplato anche quello relativo alla pulizia personale, elencando quelli idonei ad acquisire una buona cura del proprio corpo oltre che della propria mente. Non so bene se corrisponda effettivamente a realtà, ma ricordo bene che quel maestro di meditazione aveva detto che il lavaggio nasale era un tempo nelle persone una pratica molto più abituale di oggigiorno … ed effettivamente quando lo aveva detto mi ero ricordato che la mia prozia lo faceva abitualmente.

Ricercando ora su Internet, ho appreso che tale pratica viene chiamata Jala neti ed è una pratica antichissima dell’Hatha Yoga, per il quale il respiro riveste un’importanza sacrale. Per questo motivo il raffreddore rappresenta una patologia particolarmente fastidiosa perché complica, il passaggio del flusso d’aria all’interno delle narici influendo negativamente sulla stessa pratica yoga. Lo “strumento” necessario si chiama lota ed è un recipiente provvisto di becco, originariamente a forma di piccola teiera.

Viene generalmente indicata anche come pratica semplice e di grande efficacia, prezioso alleato per alleviare e prevenire ogni forma di raffreddore e congestione nasale. Molti sono i benefici correlati:

  • Rimuove sporcizie e batteri dalle cavità nasali
  • Risulta efficace nel trattamento di allergie e sinusiti
  • Allevia le infiammazioni alle vie respiratorie
  • Concorre al trattamento delle affezioni delle orecchie.

Grazie a un regalo di mia nipote (che lo aveva acquistato in Francia in quanto in Italia, un tempo, non era ancora disponibile) ho provato a utilizzare una recente versione del tradizionale lota, il Rhino Horn, che appunto agevola il lavaggio nasale, rendendo il tutto meno “rumoroso” e realizzandolo direi ancor meglio: comunque in commercio esistono anche altre variazioni sul tema, ma la forma di corno di quel prodotto mi sembra sia la più consona. Il tempo necessario è sì maggiore, ma comunque ancora assai ridotto (e.g. meno di 2 minuti) e i benefici si vedono anche solo dopo pochi giorni!
Avendo io poi dei polipi nasali (che per via dell’emergenza Covid chissà quando riuscirò a togliere!) ero andato da un otorinolaringoiatra che anche lui mi aveva consigliato l’uso di quel dispositivo in alternativa ai costosi (e meno efficaci) spruzzatori di acqua sterile e con osmosi adeguata, appositamente venduti in farmacia per la pulizia del setto nasale.

Rhino Horn, semplice dispositivo che agevola il lavaggio nasale

Il suo funzionamento è assai banale: niente pile ne corrente, … solo la forza di gravità!!
Basta mettere nel corno di plastica un piccolo qualitativo di sale da cucina con l’apposito micro-cucchiaio in dotazione, versarci dell’acqua a temperatura corporea, scuotere leggermente per far meglio sciogliere il sale tappando opportunamente con le mani i due fori del corno, appoggiare su una narice l’estremità con il foro più piccolo e incominciare a versare una metà del contenuto d’acqua che uscirà “magicamente” dall’altra narice. Si ripete poi la stessa procedura con l’altra narice, versando la rimanente altra metà di acqua. Soffiando poi bene in ciascuna narice,chiudedo l’altra, e quindi inspirando da entrambe in modo da richiamare in bocca quel po’ di acqua rimasta per poi sputarla, conclude questa assai semplice procedura.

Questa salutare pratica di lavaggio nasale si esegue una volta al giorno generalmente al mattino (preferibilmente non alla sera subito prima di coricarsi): nel caso di raffreddore si può anche eseguire più volte.

Un possibile piccolo inconveniente che può verificarsi le prime volte, è che l’acqua scenda in gola o esca dalla bocca anziché dall’altra narice: ciò è dovuto ad un’inclinazione del capo non corretta per cui, se ciò avviene, è necessario riprovare posizionandosi meglio: il video in fondo al post magari può risultare d’aiuto!

Ora si può trovare il Rhino Horn anche su Amazon a poco meno di 15€ (se scegli il colore che costa meno e con spese di spedizione incluse!) e penso proprio sia un oggetto da avere e da usare quotidianamente, … vincendo magari la possibile “paura” iniziale nell’usare un qualcosa di “strano” ma che, credetemi, non solo è banale da usare, ma addirittura piacevole oltre che utile!

Ne esiste anche una versione più piccola ad uso dei bambini (che, pur essendo più piccolo, costa leggermente di più 🤔). I bambini sono più soggetti a raffreddori e anche le complicazioni possibili sono maggiori rispetto agli adult: per questo la pratica del lavaggio nasale è particolarmente indicata anche e soprattutto per loro, fin da piccoli.

Di video che mostrino concretamente il suo semplice funzionamento ce ne sono diversi e qui te ne propongo due tra i tanti:

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Informazioni su Enzo Contini

Electronic engineer
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3 risposte a Il lavaggio nasale: un’utile pratica resa più agevole dal semplice dispositivo Rhino Horn

  1. Mauro ha detto:

    Io uso per il lavaggio nasale una bottiglietta da mezzo litro, comprata su Amazon, che ha avvitato al posto del tappo un beccuccio simile a quello di questo attrezzo, anche questa lava per gravità.

    Si riempie di soluzione salina, che si prepara bollendo 500 grammi di acqua (una bottiglietta di minerale senza gas) con 3 grammi di sale e 1,5 di bicarbonato (isotonica, per lavaggi) oppure con 7,5 grammi di sale e 2,5 grammi di bicarbonato (ipertonica, in caso di rinite o naso chiuso) e poi lasciandola raffreddare.

    Il vantaggio è che la soluzione bollita è sterile, mentre diluire ogni volta il sale nell’acqua tiepida mi sembrerebbe meno sicuro, e disponibile istantaneamente; in caso di raffreddore ne metto un poca in una bottiglietta tascabile a spruzzo, da usare fuori casa come decongestionante.

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    • Enzo Contini ha detto:

      Grazie Mauro. Proverò a prepararmi anch’io la soluzione che hai descritto tu che mi sembra ragionevole: era consigliato nelle istruzioni di quel dispositivo che hai acquistato o dove hai trovato consigliate quelle percentuali?

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      • Mauro ha detto:

        No, non erano nelle istruzioni del dispositivo, le avevo trovate cercando in rete e le avevo trascritte, azzarderei dal sito della Rinazina ma son passati anni. Comunque c’è parecchia tolleranza nelle percentuali, non è come se si dovesse iniettare… nel caso non mi azzarderei!

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