La pubblicità è l’anima del commercio si dice, ma tutte le volte che vedo, soprattutto su Internet, immagini o addirittura spot pubblicitari che palesemente dicono non solo inesattezze ma belle e proprie fandonie, mi si torcono le budella!
Mi viene talvolta addirittura da chiedermi come questo venga, di fatto, consentito nonostante le innumerevoli leggi e associazioni a difesa del consumatore.
Oramai siamo assuefatti da decenni alle innumerevoli pubblicità che promettono dimagramenti da favola o ricrescita dei capelli miracolose … ma, sempre più, l’insieme delle false promesse sta coinvolgendo altri settori come quelli tecnologici. Se da una parte, anche in questo caso, queste pubblicità ingannevoli possono contare sull’ignoranza della gente comune, dall’altro viene anche da pensare come quelle stesse persone acquirenti possano essere davvero così troppo sprovvedute: eppure, se c’è chi paga queste martellanti pubblicità a caro prezzo, vuole dire che per questi accalappiatori imbroglioni i conti alla fine tornano a loro vantaggio!
La necessità di scrivere questo post è nata impellente dopo avere visto troppe volte in queste ultime settimane attivarsi un video pubblicitario tra i diversi che vengono automaticamente lanciati da YouTube e che si possono eventualmente interrompere solo dopo 4 secondi: sto parlando del “miracoloso” WiFi X.
Solitamente, come penso molti fanno, appena scaduti i 4 secondi premo il tasto Salta gli annunci per riuscire finalmente a vedere il video ricercato di mio interesse: d’altra parte questo è il fardello che spesso si deve accettare se si desidera ottenere un servizio gratuitamente e, indubbiamente, quello offerto da YouTube e dai gestori dei molteplici suoi canali è assai utile in diverse circostanze!
Tornando a quello spot specifico, sebbene la sua prima videata non mi dicesse nulla di nuovo (“Come avere una connessione WiFi super veloce ovunque, in qualsiasi momento in soli 6 secondi!“), già la seconda aveva stimolato la mia curiosità dubitatrice (“I provider dei servizi internet non vogliono farti conoscere questo trucchetto economico!“). Ho quindi visto per intero tutto quello lo spot, meravigliandomi nel suo susseguirsi di messaggi falsi e tendenziosi.
Nel seguito riporto alcuni screenshot di messaggi lanciati nello spot, associandoci alcuni miei commenti per poi fare una considerazione finale.






La congiura, questa è la prima regola della mentalità complottista tanto in voga oggigiorno e spesso ora anche utilizzata a scopi pubblicitari!
Che la trasmissione dati possa essere limitata per sopperire a eventuali sovraccarichi di una rete, o di un tratto di essa, è un qualcosa d’innato nella definizione dei protocolli di gestione/trasmissione di una qualsiasi rete, cioè è intrinseca nella logica pensata e necessaria per far funzionare al meglio una qualsiasi rete, sia questa una rete locale domestica o una pubblica ad alta velocità o meno. Niente trucchi e niente inganni dunque, semplice inevitabile applicazione automatica di eventuali meccanismi che consentano, in caso di sovraccarico, di riuscire a offrire un servizio al meglio e non rischiare pericolosi colli di bottiglia. Certo, magari in quelle situazioni di sovraccarico assai rare possono essere favoriti i servizi che maggiormente sarebbero negativamente influenzati da una limitazione di banda, ma nessun complotto! Inoltre le velocità oggi raggiungibili sia da una linea fissa sia anche da una linea mobile sono oggettivamente al di sopra di quelle che potevano essere le migliori aspettative solo pochi anni fa!






Che un dispositivo locale, quale è quello pubblicizzato, sia in grado di modificare la gestione dei dati trasmessi nella rete pubblica (i.e. nel payload, interno ai pacchetti dati, proprio dei protocolli trasportano appunto i i dati dell’utente) è evidentemente una sciocchezza!
Si tratta, infatti, di un comune repeater WiFi di fascia bassa che (anche se non viene fornita alcuna specifica tecnica ma si parli unicamente di una velocità di 300Mbps) sicuramente supporta la sola banda 2,4 GHz e non anche quella dei 5GHz, come avviene nei repeater di fascia alta, capaci quindi di velocità anche assai maggiori (e.g. fino a 1300 Mbps , seppur solo per un dispositivi che distino per un raggio minore rispetto a quanto richiesto per l’altra banda con velocità minore comunque fornita). Si parla di quella velocità di 300Mbps come se fosse una cosa straordinaria mentre invece è la normalità per qualsiasi repeater di fascia bassa: comunque, si tratta ovviamente della velocità massima che quel dispositivo può supportare internamente alla rete locale, ad esempio per fare accedere un PC collegato a quel WiFi a dei dati presenti su un Hard Disk locale nella LAN, non certo necessariamente per una trasmissione verso un server remoto dove il collo di bottiglia non è certo dato dalla velocità interna alla propria LAN e neppure a quella della propria linea di accesso alla rete pubblica!
Insomma, non fornendo alcun dato tecnico serio e, anzi, affermando dichiarazioni che non dicono nulla,unicamente mirate ad abbindolare un incompetente (e.g. WiFIX funziona bloccando il rapporto dati internet verso il proprio provider internet), viene venduto a circa 50€ un reapater WiFi non di marca analogo ad altri di marca che si trovano a meno di 20€. Ben altre prestazioni hanno altri repeater di marca a doppia banda (2,4GHz e 5GHz) venduti a un prezzo analogo a quello proposto per quello di fascia bassa!
Anzi, ricercando su Amazon si può trovare un prodotto direi identico anche esteticamente (seppur marchiato con altro nome) a quello pubblicizzato che costa meno dei soliti 20€ tipici dei repeter di tale fascia. Ovviamente io non comprerei neppure quello, seppur ben più economico, in quando esistono dispositivi di marca a un prezzo analogo, ben recensiti e con apposite app per configurarli a dovere: comunque, almeno in quello lì venduto su Amazon sono ben presenti le caratteristiche tecniche (e.g. ripetitore WiFi single band, con velocità di trasferimento complessiva di 300 Mbps, poiché la banda dei 2,4 GHz non permette di sostenere velocità molto elevate) e già addirittura nel titolo viene correttamente indicato che si tratta di un semplice Ripetitore Wi-Fi di Fascia Media, … quindi, nulla di miracoloso come farebbe invece intendere quello spot pubblicitario ingannevole!!


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Ovviamente, quanto prima descritto nel dettaglio è solo uno dei molteplici spot pubblicitari martellanti e abbindolatori, automaticamente proposti su Internet.
Si tratta di spot pubblicitari creati ad hoc e che puntano a pagine di prodotti venduti online: nella URL vengono inseriti dei parametri (e.g. ?advert=434989111122&place=youtube.com&gclid=Cj0KAASSEER-ABhDFARIkjbfyu735t6398-vMAYoPsEfdfsfsert45UTR9Y6wSyny9oaAvD7Ew_wrd) che consentono di riconoscere quale sia il procacciatore di potenziali clienti, in modo che costoro si prendano una percentuale su click o sulle eventuali vendite … insomma, nulla di nuovo nel mondo del commercio, ma la correttezza e la veridicità delle informazioni fornite deve, a mio parere essere rispettata!
Ad esempio, un altro altrettanto ingannevole (ma perlomeno non mendace) analogo spot pubblicitario, sempre presente in questo periodo sulla pubblicità proposta da YouTube, è quello che propaganda la vendita di Xtra-PC che è di fatto una qualsiasi chiavetta USB in cui è stato installato del SW di un sistema operativo opensource (uno dei tanti linux) che si potrebbe scaricare gratuitamente da Internet e mettere in qualsivoglia altra chiavetta! Ovviamente se quest’ultima viene poi inserita in un PC prima della sua partenza (con una eventuale semplice configurazione del boot) comporta il caricamento di quel Sistema Operativo opensource che, in genere, è leggero e performante per semplici esigenze (e.g scrittura di un documento, navigazione su Internet), pur avendo ovviamente tutti i limiti propri di tale modalità di esecuzione (primo tra tutti la limitata velocità di lettura/scrittura di una qualsiasi chiavetta rispetto ad altre modalità di memorizzazione quali SSD/Hard Disk).
Insomma una chiavetta da 16G, di marca sconosciuta, venduta a circa 18€ (in quanto in “offerta”, altrimenti scrivono che varrebbe 30€!!) quando se ne può acquistare una di marca, della medesima capacità, a circa 8€ o anche meno!! Per ottenere il medesimo risultato, basterebbe poi andare a scaricare un sistema operativo opensource e, da qui, magari qualche altro programma gratuito d’interesse (e.g. Open Office): per andarlo a installare nella chiavetta USB si può poi utilizzare un programma apposito (e.g. Unetbootin per Windows, Linux e macOS; Rufus per Windows).
Per maggiori dettagli a tale proposito, puoi visitare questi tutorial dove puoi trovare una semplice spiegazione di dettaglio:


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Concludendo:
prima di comperare una qualsiasi “offerta” miracolosa pubblicizzata, tanto più quando su Internet tramite social, è indispensabile stare accorti alle truffe e vale la pena almeno verificare a quanto viene venduto altrove un prodotto analogo, se non identico, ad esempio ricercandolo su Amazon. Anche se poi si decide di acquistarlo altrove, su quel marketplace è assai probabile trovare qualsiasi tipologia di oggetto e quindi agevolmente si riesce già subito a effettuare una comparazione tra diverse soluzioni. Inoltre, sempre in quel marketplace, per ciascun prodotto è possibile poi leggere i commenti lasciati dai precedenti acquirenti e questo può sicuramente risultare un ulteriore aiuto. Anche qui, tuttavia, non si deve essere acritici, in quanto almeno alcuni di quei commenti (soprattutto quelli troppo lunghi e dettagliati) possono essere non del tutto disinteressati in quanto inseriti a fronte di un vantaggio (e.g. prodotto ottenuto gratuitamente): seppure quel marketplace vieti tali procedure e cerchi d’impedirne la diffusone, tale pratica è difficilmente eliminabile del tutto!
Ho abbocato perchè mi piace rischiare. Da 35 € si passa facilmente a 50 € (non descritti nella pubblicità) e poi si pagano ulteriori 12,5 € per diritti doganali.
Per quanto riguarda i risultati sono degni di Trump.Io ho notato una diminuzione del tempo della risposta intorno al 20 % (da circa 5 ‘ a circa 4 ‘) per vedere le prime notizie utili (Pc Hp 250 portatile).
Non lo userò perchè c’è sempre un rischio in agguato.
Mario Silvetti
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