Non è inusuale, mettendo a posto cantine o anche solo armadi in campagna, ritrovare oggetti o carte che sembrano provenire oramai da un altro mondo!
Mezzo secolo, o poco più, oggettivamente è un lasso di tempo relativamente breve anche solo considerando la storia dell’Umanità e non certo quella della terra o dell’Universo. Eppure molte cose sono cambiate nel modo di operare, di divertirsi … insomma di vivere delle persone e soprattutto dei giovani. Il progresso tecnologico è stato tale da creare una netta separazione tra il prima e il dopo Internet, determinando una seconda rivoluzione analoga forse solo a quella industriale dell’ottocento.
Viene da chiedersi se un giovane d’oggi possa ancora adattarsi a vivere senza uno smartphone, dal momento che il “sequestro” momentaneo di quell’oggetto è diventata la punizione più efferata che un genitore possa infliggere a un proprio figlio. Ma poi non è solo un “problema” dei giovani in quanto anche chi, come me, ha anche passato la sessantina, ha dovuto nel tempo (per necessità lavorative o meno) adeguarsi alla tecnologia, seguirne l’evoluzione frenetica e continua senza tregua. Quante volte svolgendo anche attività di programmatore, ho invidiato quelle professioni dove a un certo punto si acquisisce una competenza consolidata che richiede solo minimi aggiornamenti e non continue rivoluzioni come spesso è avvenuto nella realizzazione di programmi da far girare su computer o altre apparecchiature tra le più disparate! Se sai suonare uno strumento, costruire o restaurare un mobile o un dipinto, puoi sempre migliorare e progredire certo, i materiali a disposizione pure, ma una volta imparati i fondamenti il gioco è fatto!
È vero che anche imparare un altro linguaggio di programmazione risulta più facile se già se ne conosceva uno, un po’ come quando si impara una nuova lingua…
Anche il ragionamento logico che è alla base di qualsiasi elaborazione artificiale si basa poi sui “soliti” principi che in fondo poi sono quelli del ragionamento umano, della fisica e della matematica…
Ma dover ricominciare periodicamente da 4 anziché da 0 non è poi una grande consolazione!
Quanti libri tecnici ho buttato via, in quanto obsoleti anche solo dopo pochi anni, soprattutto quando ho dovuto sgomberare gli armadi dell’ufficio: più volte mi è venuto da chiedermi se fosse poi valsa così la pena studiare (e quindi impiegare così tante giornate della mia vita) tutte quelle tecnologie poi spesso morte dopo pochi anni, superate da altre forse solo vincenti per questioni economiche e di marketing e non necessariamente in quanto più innovative! Mi ha sempre stupito poi come, in fondo, molte delle basi dell’evoluzione tecnica e matematica siano state ipotizzate, almeno a livello teorico, già decenni prime che fossero sfruttate praticamente ed economicamente, segnale che la mente umana può andare ben oltre quello che la tecnologia attualmente consente effettivamente di realizzare concretamente con costi accettabili!
Nel seguito inserisco (e inserirò) foto di oggetti che chi ha più di mezzo secolo ben conosce ma che forse possono risultare assai “strani” ad alcune persone più giovani. Penso che molti meritino almeno di essere ricordati…


Io ho recentemente ricevuto una macchina da scrivere (credo la mitica “Lettera 22”) e mi ha fatto pensare a quanto fosse apparentemente più semplice il mondo in cui c’erano solo la tastiera e un foglio…
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