Talvolta può essere conveniente accedere a un’app con diversi account sebbene contempli di memorizzarne solo uno: diverso è il caso di altre app (e.g. di posta elettronica) che già di per sé permettono di passare da un utente a un altro agendo semplicemente dal proprio menù.
Spesso invece un’app contempla la memorizzazione di un solo account e per passare a un altro è necessario effettuare un logout e autenticarsi poi con diverse credenziali, operazione scomoda da fare se non sporadicamente!
Altre volte (come nel caso di WhatsApp) la procedura di autenticazione non richiede semplicemente l’inserimento di username/password, ma è più complessa e tale da associare, ad esempio, il proprio numero telefonico e/o email personale che deve magari risultare univoco.
Insomma, anche solo se uno desidera avere sul medesimo smartphone, ad esempio, un Facebook aziendale e uno personale, può farsi sentire l’esigenza di avere quell’app “clonata” in modo da avere due icone differenti, ciascuna associata a un differente utente. In questo modo non solo si evita di dover ogni volta effettuare il logout per passare all’altro utente, ma si riesce anche a ricevere – sulle rispettive icone – la notifica della presenza di nuovi messaggi.
Ovviamente, qualora poi sia necessaria un’associazione di un numero telefonico univoco, come nel caso dell’app WhatsApp, risulta necessario avere uno smartphone Dual-SIM in cui siano state inserite entrambe le SIM con i numeri telefonici da associare rispettivamente alla prima e seconda istanza di quel programma.
Se l’esigenza rimane unicamente nell’ambito di app social e di messaggistica, spesso è in sistema Android stesso specializzato dal costruttore a offrire una soluzione integrata.
Ad esempio, nei telefoni Samsung, andando in Impostazioni -> Funzioni avanzate si può trovare la sezione Doppio Account che consente, appunto, di accedere a un secondo account nelle nostre applicazioni social preferite:

Tuttavia il numero di app “clonabili” è in questo caso predefinito e si limita ad alcune app social e di messaggistica che, per comparire in quell’elenco, devono essere prima state installate dal PlayStore. La funzionalità Doppio Account altro non fa che installare sul dispositivo, una seconda volta e in una cartella di sistema separata, la stessa applicazione (e.g. WhatsApp). A ciascuna istanza si può assegnare credenziali e parametri diversi (e.g. per WhatsApp si può indicare il numero di telefono dell’altra SIM presente nel telefono Dual-SIM). La nuova istanza ha un’icona di diverso volore (e.g. arancione) e per disinstallarla si deve agire da quella sezione Doppio Account delle impostazioni: toccando l’applicazione che si desidera disattivare si può scegliere ‘Disattiva‘ oppure ‘Disinstalla‘. Nel secondo caso tutti i dati relativi alla seconda applicazione vengono eliminati. Si noti che, se si disinstalla la prima istanza originaria dell’app, viene automaticamente eliminata anche quella seconda creata dalla funzionalità Doppio Account.
Qualora invece si abbia un‘esigenza di gestire un doppio account su app generiche, si può ricorrere ad alcune app presenti nel PlayStore che – accettando il fardello della pubblicità – possono essere installate anche gratuitamente: se poi si ritiene che funzionino bene per il proprio scopo , ovviamente si può sempre poi acquistare la loro versione a pagamento per avere eliminata la pubblicità!
Personalmente non ho avuto l’esigenza di avere un doppio account per un’app generica, per cui non posso riportarvi una esperienza completa sul funzionamento di questa tipologia di app. Ho comunque visto che ce ne sono diverse (e.g. basta cercare nel PlayStore una delle parole seguenti: dual, clone, parallel, multiple account…).

In particolare ne ho provata una Parallel Space. Sebbene appena lanciata proponga la clonazione delle solite app social/messaggistica, qualora se ne lasci selezionata solo una (che successivamente si potrà comunque cancellare anch’essa!), poi viene consentito di scegliere anche altre app generiche tra quelle che uno ha installato sul proprio smartphone.





Scegliendo la duplicazione di alcune app, possono essere richiesto di accettare particolari permessi o l’installazione di altre versioni (e.g. a 64bit) del medesimo programma:


Ovviamente scegliendo una o più di quelle proprie app non c’è garanzia che possano essere sicuramente clonate: ad esempio potrebbero esserci requisiti particolari di sicurezza imposti lato backend che possano limitare l’utilizzo di una seconda istanza. Ad esempio, pur possedendo un telefono Dual-SIM – quindi in grado di avere due SIM attive con due numeri telefonici differenti – non è necessariamente garantito che tutte le app possano essere clonate in modo da poterne utilizzare più copie sul medesimo smartphone, soprattutto quelle pensate per accertare l’identità di un utente (e.g. PosteID, CieID, IO): potrebbero esserci infatti eventuali verifiche particolari lato backend per appositamente bloccare tale possibilità.
Personalmente, pur avendo un telefono Dual-SIM, il secondo slot lo utilizzo unicamente per estendere la memoria con una SD e, non possedendo una mia seconda SIM, non mi è agevole fare queste prove… ma credo possa dare risultati positivi!
Avere due SIM attive significa pagare due canoni… e con le attuali offerte flat non è in genere conveniente avere SIM attive di gestori differenti, come invece avveniva tempo fa. Può comunque avere senso se uno ne ha una per il lavoro e una personale. In ogni caso, se si necessita di assistere una persona priva di smartphone, si evita almeno di dover acquistargli un cellulare!
Se qualcuno ha provato a usare tali sistemi per app tipo PosteID, CieID, IO, aspetto commenti ulteriori che forniscano informazioni utili ai futuri visitatori del post! Grazie
__________________
Link d’interesse
Pingback: Da un solo smartphone come riuscire a gestire più SPID, anche ciascuno associato a persone differenti | Enzo Contini Blog