La Carta d’Identità Elettronica (CIE), non risulta solo più un indispensabile documento di riconoscimento che un cittadino deve possedere, ma costituisce anche uno dei metodi con cui autenticarsi per accedere a siti istituzionali (e.g. Agenzia delle Entrate, INPS, Comune) e ricevere online servizi altrettanto indispensabili.
È vero che non si tratta del solo metodo di accesso consentito (risulta anche possibile utilizzare lo SPID o la Carta Nazionale dei Servizi, alias la Carta Sanitaria opportunamente abilitata – vedi Come utilizzare la Carta Sanitaria come Carta Nazionale dei Servizi (CNS) in alternativa a un accesso tramite SPID/CIE: può essere anche un agevole metodo per operare per conto di una persona anziana o comunque incapace di utilizzare servizi offerti online), ma l’uso della CIE risulta probabilmente il più comodo il più delle volte… sempre che uno riesca ad averla!!
Relativamente allo SPID ho già scritto diversi post anni fa e penso sia esperienza comune che non sempre si tratti di una procedura agevole di autenticazione, sia per ottenerlo sia per utilizzarlo: anche avendo compreso bene la procedura necessaria (tra l’altro diversa a seconda del provider utilizzato per quel servizio) non di rado ci si imbatte in problemi che rendono impossibile l’autenticazione senza prima effettuare alcuni accorgimenti (e.g. aggiornamento di app, sua completa installazione e configurazione da zero, nel caso di PosteID). Tra l’altro, mentre inizialmente, anni fa, la richiesta di uno SPID risultava gratuita (veniva pagata dallo Stato??), attualmente ha un costo, sebbene minimo (e.g. per PosteID, il costo del servizio d’identificazione in ufficio postale è pari a 12€, iva inclusa). Vedi questi miei articoli per saperne di più.
Si noti poi che, se la carta di identità (e.g. magari ancora una cartacea) fornita nella registrazione del proprio SPID sta per scadere, si dovrebbe ricevere una email che sollecita di indicare i dati (e caricare le immagini) relativi alla nuova CIE, da sostituire quella precedentemente fornita che sta per scadere: diversamente l’utilizzo di quello SPID verrà sospeso alla scadenza di validità del documento fornito!! Insomma, se uno si è affidato unicamente allo SPID per accedere ai siti istituzionali, si può trovare da un momento all’altro nell’impossibilità di potersi autenticare e quindi di poter usufruire di servizi assai importanti non solo per un comune un cittadino (e.g. dichiarazione dei redditi, INPS), ma anche per un professionista (e.g. geometra, avvocato) che ne faccia un uso anche per accedere a informazioni utili per la sua attività lavorativa.
Ho già detto precedentemente che l’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE) è, a mio parere, il metodo di autenticazione più agevole… ma resta il problema che, oltre a possederla (molti hanno ancora una Carta di Identità cartacea che magari scadrà anche tra più di due anni!), è necessario possedere almeno uno smartphone dotato della funzionalità NFC (comunque ora sempre più presente anche nei modelli economici), che deve ovviamente essere abilitata quando si desidera effettuare la lettura contactless di quella carta avvicinandola al telefonino: esiste anche la possibilità di utilizzare la una modalità desktop con mobile in cui l’accesso al servizio avviene da computer, utilizzando il proprio smartphone (dotato d’interfaccia NFC) per la sola lettura della CIE utilizzando l’app CieID. In alternativa, si può sempre collegare a una porta USB del proprio PC un lettore NFC (di costo non indifferente) … ma quest’ultima mi sembra proprio l’ultima alternativa, sebbene ora esistano lettori sia NFC sia per chip (quindi utili per leggere sia la Carta d’Identità Elettronica sia la Carta Nazionale dei Servizi) che costano poco di più di un solo lettore NFC.
Infine, ma non irrilevante, è importante considerare i lunghi tempi di rilascio della CIE che attualmente sono, a mio parere, senza senso: anzi, almeno per le anagrafi di Torino, risulta praticamente quasi impossibile prenotare online per averla, dal momento che per tutte le anagrafi non risulta alcuna disponibilità di posti, per qualsiasi giorno/ora!!
Si legge nella pagina apposita del sito del Comune di Torino: “La CIE può essere richiesta: – per urgenze motivate e documentabili, senza appuntamento, presso l’Anagrafe Centrale di via della Consolata 23, presentandosi a partire dalle ore 11,30; – su appuntamento (da prenotare con le modalità sotto indicate) presso tutte le sedi anagrafiche. La prenotazione può essere effettuata tramite il portale ministeriale Agenda CIE. E’ possibile accedere al portale tramite credenziali SPID livello 1 o previa semplice registrazione. Tramite il proprio account è possibile prenotare fino a cinque appuntamenti, anche per altre persone, ad esempio i figli minorenni. Sia nel caso di persona minorenne che maggiorenne, è sempre necessaria la sua presenza allo sportello, munita di fotografia in formato cartaceo conforme agli standard ICAO corrispondente all’aspetto attuale“.
Quali siano le urgenze motivate e documentabili non è del tutto chiaro anche se, sempre nella stessa pagina del sito del Comune di Torino c’è anche scritto: “Solo nel caso in cui la partenza sia prevista entro i successivi 10 giorni, la carta d’identità verrà emessa in formato cartaceo. Occorrono quindi 3 fotografie uguali conformi agli standard ICAO e corrispondenti all’aspetto (oltre alla documentazione indicata nei paragrafi precedenti)“.
Andando nel sito centralizzato a livello nazionale per cercare di effettuare la prenotazione online del rinnovo della Carta d’Identità (i.e. portale ministeriale Agenda CIE.), autenticandosi con SPID ed inserendo i propri dati (i.e. nome/cognome, codice fiscale, città di residenza), vengono mostrate le sedi dell’anagangfe della propria città in cui prenotare, già ordinate per default in base alla disponibilità di posti:
Una prima possibile problematica può nascere è l’inserimento del Comune di residenza di chi richiede il documento, dal momento che questo deve essere selezionato da una scelta a tendina che compare quando si inseriscono nel campo delle lettere che compongono il nome del proprio Comune, selezione che viene generalmente nascosta da una finestra di aiuto alla compilazione automatica di campi, funzionalità generalmente attivata di default in un generico browser: anche scegliendo da quei suggerimenti proposti il nome corretto, questo comunque non rimane presente nel campo che, non essendo valorizzato ed essendo obbligatorio, non consente di proseguire nella richiesta (i.e. tasto Continua disabilitato)!
La soluzione per ovviare a questo inconveniente, è quella di premere il tasto Esc (generalmente posizionato in alto a sinistra in una tastiera), che fa scomparire la finestra di suggerimento del browser, permettendo di vedere la finestra a tendina per la scelta del proprio Comune (filtrata in base ai caratteri inseriti nel campo), consentendo quindi di selezionare il proprio Comune:


Tuttavia, inoltrando quindi tale richiesta, non si trovano quasi mai posti disponibili in nessuna delle anagrafi elencate! Infatti, nonostante i molteplici tentativi a diverse ore di qualsiasi giorno della settimana, la situazione da me sperimentata (e quindi penso analoga a qualsiasi cittadino) è quella mostrata nel seguito, in cui per tutte le sedi viene indicata un’icona di lucchetto chiuso e la dicitura “La sede non offre al momento disponibilità per prenotare un appuntamento. Si prega di riprovare in un secondo momento, altri cittadini potrebbero cancellare nel frattempo il loro appuntamento. Per ulteriori informazioni inerenti alla mancanza di disponibilità si prega di far riferimento direttamente alla sede“:

Si noti che le sedi sono già ordinate di default in base alle disponibilità per data, per cui risulta inutile andare a vedere nelle pagine seguenti la prima, se già quella non presenta alcuna data idonea per una possibile prenotazione!!
Se poi si sceglie non il proprio Comune di residenza (e.g. Torino), bensì Comuni vicino a (e.g. Torino) si legge, per ciascuno: “La sede non offre al momento disponibilità alla prenotazione di appuntamenti per il rilascio della CIE mediante questo sistema“.

Da quella dicitura non risulta chiaro se uno può recarsi senza appuntamento (dal momento che il sistema non lo consente), se questo deve essere effettuato mediante diversa modalità (e.g. recandosi personalmente in una di quelle anagrafi)… o se quell’anagrafe non è ancora attualmente in grado di rilasciare carte d’identità!! Mi sembrerebbe più verosimile la prima ipotesi, ma dubito che una persona residente a Torino possa andare in uno di quei Comuni (seppur appartenenti al medesimo Comune di Torino) per richiedere la propria CIE senza alcuna prenotazione e venga subito accolto senza problemi!🤔🙄
Si noti che in questo caso in cui si è selezionato l’elenco delle anagrafi di Comuni vicini a…, è conveniente premere sopra la Distanza, in modo da vedere elencati i Comuni in ordine di distanza dalla propria città di residenza, per eventualmente conoscere quelli più vicini, qualora si voglia tentare anche questa strada di recarsi personalmente in uno di quelli:
Insomma, mentre un tempo per rinnovare la carta d’identità cartacea bastava andare in una qualsiasi anagrafe della città di residenza con tre fotografie, il vecchio documento scaduto o in via di scadenza e in pochi minuti si otteneva il suo rinnovo (soprattutto se uno si recava in una delle anagrafi decentrate nel territorio, generalmente meno affollate), ora l’impresa è assai ardua se non quasi impossibile.
Si noti che la CIE esiste da diversi anni e quindi direi che è trascorso da tempo quel possibile iniziale periodo transitorio, magari utile per risolvere problematiche evidenziabili soprattutto con la sua messa in campo!! Si legge infatti da Wikipedia: “Il progetto della carta d’identità elettronica era previsto già dalle leggi Bassanini nel 1997, all’avanguardia rispetto agli altri stati europei. La prima fase venne avviata nel 2001 con l’emissione in 83 comuni di un primo modello sperimentale della CIE, per individuare problemi tecnici, legati al software e all’hardware, relativi all’emissione e all’utilizzo delle carte.
Nel 2004 fu introdotto un secondo modello sperimentale della CIE (2.0), che ha fatto da versione pilota, in vista dell’allargamento su scala nazionale. Ma solo dal 1º gennaio 2006 la carta d’identità cartacea iniziò a essere sostituita, in alcuni comuni, da quella elettronica (articolo 7-vicies ter del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito della Legge 31 marzo 2005 n. 43)“.
Insomma, la centralizzazione nel rilascio della CIE sembra avere comportato decisivi disservizi che invece non si sono verificati nellanalogo sistema di rilascio centralizzato delle patenti. Infatti, quest’ultimo processo, iniziato da più tempo, si è rivelato fin da subito assai vantaggioso in termini sia di agevolezza nella richiesta sia di tempi di attesa.
L’enorme differenza di qualità di servizio percepita dal cittadino nei due casi (i.e. rinnovo patente e rinnovo Carta di Identità) potrebbe verosimilmente essere dovuta al fatto che, nel caso del rinnovo patente, tutti i dati vengono inseriti da una delle molteplici autoscuole (o altro ufficio idoneo a tali pratiche automobilistiche), mentre nel caso della CIE il tutto è demandato alle poche anagrafi del territorio! Comunque, resta per me un mistero come mai il rinnovo cartaceo della Carta d’Identità, di un tempo, era assai meno problematico, seppur comportasse non solo l’inserimento di dati, ma anche una sua realizzazione fisica da parte dell’operatore dell’anagrafe! 🤔
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