Come utilizzare la Carta Sanitaria come Carta Nazionale dei Servizi (CNS) in alternativa a un accesso tramite SPID/CIE: può essere anche un agevole metodo per operare per conto di una persona anziana o comunque incapace di utilizzare servizi offerti online

Per accedere con sicurezza a siti istituzionali (e.g. INPS, Agenzia delle Entrate) da qualche anno è richiesta l’autenticazione tramite una delle tre proposte:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Insomma costituiscono tutte uno strumento di autenticazione previsto dal Codice dell’amministrazione digitale per l’accesso ai servizi web erogati dalla pubblica amministrazione italiana: si tratta di metodi alternativi sebbene, a mio parere, il livello di sicurezza garantito da ciascuno risulti ben differente. Non per nulla, se si accede ad esempio con la CNS nel sito dell’INPS, almeno la prima volta (o in modo random?) viene comunque anche inviato un SMS con un codice di sicurezza da inserire per confermare che davvero la persona che si sta autenticando nella tua area privata sei tu!

SMS con un codice di sicurezza (da inserire per confermare la propria identità) richiesto talvolta dal sito dell’INSP quando si accede tramite CNS

Relativamente allo SPID ho già scritto diversi post anni fa e penso sia esperienza comune che non sempre si tratti di una procedura agevole di autenticazione, sia per ottenerlo sia per utilizzarlo: anche avendo compreso bene la procedura necessaria (tra l’altro diversa a seconda del provider utilizzato per quel servizio) non di rado ci si imbatte in problemi che rendono impossibile l’autenticazione senza prima effettuare alcuni accorgimenti (e.g. aggiornamento di app, sua completa installazione e configurazione da zero, nel caso di PosteID). Tra l’altro, mentre inizialmente, anni fa, la richiesta di uno SPID risultava gratuita (veniva pagata dallo Stato??), attualmente ha un costo, sebbene minimo (e.g. per PosteID, il costo del servizio d’identificazione in ufficio postale è pari a 12€, iva inclusa). Vedi questi miei articoli per saperne di più.

Si noti che, se la carta di identità (e.g. magari ancora una cartacea) fornita nella registrazione del proprio SPID sta per scadere, si dovrebbe ricevere una email che sollecita di indicare i dati (e caricare le immagini) relativi alla nuova CIE, da sostituire a quelli di quella che sta per scadere: diversamente l’utilizzo di quello SPID verrà sospeso alla scadenza di validità del documento fornito!! Insomma, se uno si è affidato unicamente allo SPID per accedere ai siti istituzionali, si può trovare da un momento all’altro nell’impossibilità di potersi autenticare in quelli e di poter usufruire di servizi anche assai importanti per un cittadino (e.g. dichiarazione dei redditi, INPS). Per fortuna almeno che le Poste Italiane prevedano come documento di identificazione non solo la Carta d’Identità ma anche il passaporto o la patente (sebbene entrambe non è detto che un cittadino le possegga!)

L’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE) è senza ombra di dubbio, a mio parere, la più agevole… ma resta il problema che, oltre a possederla (molti hanno ancora una Carta di Identità cartacea che magari scadrà anche tra più di due anni!) è necessario possedere almeno uno smartphone dotato della funzionalità NFC (comunque ora sempre più presente anche nei modelli economici), che deve ovviamente essere abilitata quando si desidera effettuare la lettura contactless di quella carta avvicinandola al telefonino: esiste anche la possibilità di utilizzare la una modalità desktop con mobile in cui l’accesso al servizio avviene da computer, utilizzando il proprio smartphone (dotato d’interfaccia NFC) per la sola lettura della CIE utilizzando l’app CieID. In alternativa, si può sempre collegare a una porta USB del proprio PC un lettore NFC (di costo non indifferente) … ma quest’ultima mi sembra proprio l’ultima alternativa, sebbene ora esistano lettori sia NFC sia per chip (quindi utili per leggere sia la Carta d’Identità Elettronica sia la Carta Nazionale dei Servizi) che costano poco di più di un solo lettore NFC.

Inoltre sono da considerare i tempi di rilascio della CIE che attualmente sono, a mio parere, senza senso: almeno per le anagrafi di Torino, risulta praticamente quasi impossibile prenotare online per averla, risultando tutto occupato per tutte le ore delle date rese disponibili!!
Insomma, mentre un tempo per rinnovare la carta d’identità cartacea bastava recarsi in una qualsiasi anagrafe della città di residenza con tre fotografie, il vecchio documento scaduto o in via di scadenza e in pochi minuti si otteneva il suo rinnovo (soprattutto se uno si recava nelle anagrafi decentrate nel territorio, generalmente con meno coda), ora l’impresa è assai ardua e quasi impossibile. (Vedi al riguardo il post: Carta d’Identità Elettronica (CIE): dopo anni dalla sua introduzione, risulta ancora oggi quasi impossibile riuscire a prenotare in un’anagrafe per ottenerla agevolmente).

Da un punto di vista del costo del lettore sicuramente l’uso dell’attuale Carta Nazionale dei Servizi è da preferire: il costo del lettore di carte con chip infatti è basso (io ho preso il lettore Internavigare uTrust 2700R per poco; con Windows 10/11 viene riconosciuto automaticamente ma, in caso di problemi, si può sempre andare alla pagina di istallazione del driver di quel prodotto) e poi tutti i cittadini posseggono quella carta, trattandosi della Tessera Sanitaria abilitata a diventare gratuitamente anche Carta Nazionale dei Servizi semplicemente recandosi in uno dei molteplici sportelli.
Ogni Regione fornisce, nel suo sito, l’elenco degli sportelli per la gestione Tessera Sanitaria – CNS: ad esempio, per la Regione Piemonte si trova su questa pagina del loro sito dove attualmente è scaricabile il file Sportelli ASL per la gestione di TS – CNS (il link che potrebbe cambiare nel tempo) che fornisce tutte le indicazioni, indirizzi, orari e relativi numeri telefonici. Nella città di Torino gli uffici sono aperti dalle 8:00 – 14:30 in via Pacchiotti 4, via del Ridotto 3, c.so Toscana 108, via Montanaro 60, Lungo Dora Savona 24.
Insomma basta recarsi personalmente in uno di quegli sportelli con la propria tessera sanitaria e carta d’identità e verrà fornito un foglio contenente una prima parte di un PIN e di un PUK (quest’ultimo, come al solito, utile solo in casi particolari in cui sia necessario un ripristino delle credenziali), mentre la loro seconda parte viene inviata via email: insomma lo stesso metodo già utilizzato da anni per fornire le credenziali di siti istituzionali (e.g. INPS, TorinoFacile) e che poi erano stati abbandonati in nome di una teorica maggiore sicurezza di altre metodologie (e.g. SPID)! 🤔

Si noti che la CIE può essere un agevole modo che consente di operare per conto di una persona anziana o comunque incapace ad utilizzare servizi offerti online. Infatti uno può richiedere l’abilitazione della CNS anche andando allo sportello con delega e documenti (Carta Sanitaria e Carta d’Identità) di un parente (e.g. genitore anziano).

Acquistando un qualsiasi economico piccolo lettore di carte con chip (e.g. Internavigare uTrust 2700R), non appena lo si collega ad un PC Windows 10, si installano automaticamente i suoi driver opportuni per renderlo subito operativo: tuttavia questo non è sufficiente in quanto manca ancora è il SW specifico per leggere e interpretare quella Tessera Sanitaria.

Nella mail ricevuta da GestioneCMS@sogei.it contenente la seconda parte del PIN/PUK, sono indicati le seguenti informazioni utili per sapere su come procedere, sebbene nonpenso si tratti di una procedura agevole a qualsiasi cittadino:

Per effettuare il download del driver utilizzare l’applicazione https://sistemats4.sanita.finanze.it/CardDriverDownloaderWeb .
La lista completa dei driver delle carte attualmente in circolazione sul territorio nazionale è disponibile al link https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/elenco-driver-cittadini-modalita-accesso.
Per ulteriori informazioni consultare il sito regionale oppure il sito www.sistemats.it nella sezione ‘Home – Cittadini – Modalità di accesso – Modalità di accesso TS-CNS’.
In caso di necessità di assistenza rivolgersi agli operatori del Contact Center al Numero Verde 800.030.070.

Cliccando quindi sul primo link si arriva alla seguente pagina che ha già alcuni campi precompilati in base alla tipologia del proprio computer: resta solo da indicare la sigla del produttore della propria carta sanitaria! … e sì, perché evidentemente il SW da installare cambia a seconda di questo parametro! 🙄😮
Questa indicazione si trova, in piccolo e in verticale, nella parte frontale della Carta Sanitaria, in alto a sinistra: nel mio caso è indicato ST2021 ma le sigle possibili attualmente sono ben 10! Se per caso nella selezione uno sceglie l’opzione Non presente, compare un ulteriore campo da specificare, relativo alla propria Regione di appartenenza: comunque è bene indicare la sigla del modello specifico che dovrebbe essere indicato, sebbene poco visibile.

Premendo il punto interrogativo al lato destro del campo Sigla Produttore Carta, viene mostrato il posizionamento di tale valore specifico della propria carta che si desidera poter leggere

Si noti che la sigla poterebbe essere differente in carte sanitarie rilasciate a persone residenti in un medesimo Comune anche per carte con data di scadenza vicina di pochi mesi: ad esempio la mia che scade il 7/2027 ha come sigla produttore indicato ST2021, mentre ad un amico residente sempre a Torino ne ha una con indicato ACx2021 che scade il 9/2027, cioè pochi mesi dopo!!! Se uno volesse leggere carte con sigle di produttori diversi, è verosimile che debba installarsi i driver relativi a tutti quanti… assurdo ma verosimile, sebbene personalmente io non abbia ancora provato, per il timore che non mi legga più la mia Carta che è principalmente quello che mi interessa!!
Sicuramente c’era un modo migliore di gestire il tutto, semplificando una procedura alquanto anomala e altrettanto sicuramente non alla portata di qualsiasi cittadino 😦

Sempre nel sito del Sistema Tessera Sanitaria, nella sezione Modalità di accesso TS-CNS, si legge: I driver sono disponibili per il download alla pagina “Elenco driver” in alternativa si può procedere all’installazione dei driver sulla propria postazione di lavoro utilizzando l’applicazione “Download driver”.

Driver disponibili per il download alla pagina “Elenco driver

Per ulteriori informazioni consultare la Guida all’Accesso con TS-CNS in cui si legge che sui siti delle Regioni sono disponibili:

  • manuale operativo concernente gli aspetti organizzativo e funzionale del ciclo di vita della TS-CNS;
  • elenco degli sportelli regionali abilitati per l’attivazione delle CNS;
  • i requisiti tecnici minimi necessari per l’utilizzo della TS-CNS;
  • il pacchetto software di gestione della TS-CNS e le relative istruzioni per l’installazione;
  • manuale utente per l’utilizzo della carta.

Attenzione che in questo AVVISO del 23/08/2022 c’è scritto 😲😳😳🙄:
Non buttare la tua TS-CNS (Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi) in scadenza con i relativi codici PIN/PUK. A partire dal primo giugno, infatti, potresti ricevere una Tessera Sanitaria (TS) senza la componente elettronica (microchip). In questo caso è possibile estendere la validità, fino al 31 dicembre 2023, delle funzionalità CNS della tua TS-CNS in scadenza attraverso il Software di estensione che è reso disponibile sul sito Elenco driver – Sistema Tessera Sanitaria“.
Sembra che la distribuzione di Carte Sanitarie prive di chip sia stata dovuta ad una temporanea non disponibilità di quei chip. No comment!

AVVISO del 23/08/2022 😲😳😳🙄: “Non buttare la tua TS-CNS (Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi) in scadenza con i relativi codici PIN/PUK. A partire dal primo giugno, infatti, potresti ricevere una Tessera Sanitaria (TS) senza la componente elettronica (microchip)

Una volta installato quel programma, lanciando il file .exe scaricato, ci si trova installata (almeno nel mio caso in cui la carta è del tipo ST2021) l’app SafeDive2022: questa compare infatti nell’elenco delle applicazioni, in una cartella STMicroelectronics. Un collegamento a quell’app viene inserito anche sul desktop.

Lanciando l’app SafeDive 2022 si ottengono le informazioni relative alla carta, quando inserita nel lettore: sono presenti voci che consentono di operare sulla stessa (e.g. Sblocco PIN, Cambio PIN che non ho cercato di utilizzare non avendo trovato informazioni in merito):

Insomma, quanto detto consente di essere sicuri che il lettore funziona correttamente e che la carta viene letta come previsto.

Si noti che tale SW consente anche di cambiare il PIN in modo da inserirne uno che risulti per la persona più facile da ricordare rispetto a quello assegnato automaticamente tramite la procedura attivata agli sporteli dell’ASL: la procedura è assai semplice e, come al solito, richiede di inserire il vecchio PIN e quindi di inserire quello nuovo (due volte per verifica). Anche se il SW installato nel tuo caso risulta diverso (essendo magari quello relativo ad un differente produttore del Chip presente nella Carta Sanitaria), si dovrebbero ritrovare le medesime funzionalità.


Ora però si tratta di vedere come utilizzarla per accedere a un sito che consenta questa modalità di autenticazione: nel seguito indico la procedura passo-passo… fornendo anche alcuni suggerimenti in caso si riceva una qualche segnalazione di errore.

1) Innanzitutto è necessario selezionare il tab CNS tra i possibili metodi di autenticazione proposti. Quindi, dopo avere inserito la carta nel lettore collegato via USB al proprio PC, premere il pulsante (in basso) Prosegui:

2) A questo punto dovrebbe comparire una finestra di popup con un elenco di certificati (probabilmente ne viene elencato solo uno, quello relativo alla carta inserita nel lettore). Graficamente tale finestra differisce un po’ a seconda del browser utilizzato (i.e. Chrome, Edge, Firefox, …) ma non dovrebbe comportare grossi problemi riconoscerla: è importante tuttavia notare che è indispensabile selezionare dalla lista il certificato con il proprio codice fiscale (qualora non sia già automaticamente selezionato, come avviene in alcuni browser, essendo il solo elencato) prima di premere il tasto OK: prima di premere OK è bene avere prima ben presente il PIN che si dovrà inserire a breve (abbastanza velocemente), vale a dire quel numero di 6 cifre che è stato fornito in parte su foglio e in parte via email quando si è fatta abilitare la Carta Sanitaria per farla diventare Carta Nazionale dei Servizi. Nel seguito due esempi della finestra di selezione del certificato da usare per l’autenticazione (i.e. Edge, Chrome):

3) Non appena si preme OK, scompare quella finestra e ne compare una nuova che richiede l’inserimento del PIN associato alla propria CNS: si noti che per evitare problematiche, è opportuno inserirlo in breve tempo (inferiore al minuto), cioè prima che possa scadere qualche timeout della pagina. Qualora accada, conviene comunque inserire il PIN e autenticarsi, per poi andare indietro nella navigazione del browser e ricaricare la pagina (cnrt + F5): l’autenticazione dovrebbe comunque essere stata presa e l’accesso all’area riservata del sito risultare ora disponibile.

4) Terminata la navigazione nel sito è assai opportuno uscire dalla propria area autenticata, cioè premere il tasto Esci/Logout sicuramente presente tra voci del menù del sito stesso. Ad esempio, nel sito dell’INPS si deve cliccare sul proprio nome (in alto a destra) per avere visualizzato un menù con la scelta Esci da selezionare: infatti spesso alcuni siti istituzionali non gestiscono a dovere il processo di autenticazione e, se uno non esce esplicitamente, potrebbero verificarsi successivamente problemi al prossimo tentativo di accesso, anche se questo avverrà dopo ore/giorni (vedi il mio post Agenzia delle Entrate 730/2020: “Il browser in uso ha una sessione già attiva o non chiusa correttamente” alias “come dover cancellare la cache/cookies di un browser per poter nuovamente accedere a un sito”):

Come uscire dalla propria area privata dopo essersi autenticato nel sito dell’INPS

___________

Quella fino ad ora descritta è la “semplice” procedura che consente l’autenticazione tramite la CNS. Tuttavia possono avvenire spiacevoli problematiche imputabili, penso, ad una non adeguata gestione del processo di autenticazione e delle tempistiche/richieste che non sono proprio compatibili per un servizio che dovrebbe risultare agevolmente fruibile da tutta la cittadinanza.

Nel seguito mostro alcune segnalazioni di errore che mi sono comparse, pur operando con competenza: alcune le ho ricevute semplicemente perchè, ad esempio, non avevo subito sottomano il PIN qualdo mi è stato richiesto di inserirlo, o in altre situazioni tutt’altro che rare.
Qualora si verifichino tali segnalazioni il mio consiglio è, dopo avere riprovato magari una seconda volta e avendo ricevuto il medesimo errore, di accedere al medesimo sito utilizzando un altro browser, utilizzando ora quello per ripetere il processo di autenticazione con la CNS: anche se uno non ne ha già più browser installati nel proprio PC, in pochi minuti se ne può installare un altro (e.g. Chrome, Edge, Firefox).
Sottolineo che il problema che uno può aver riscontrato non è dovuto al browser utilizzato (tali errori io li ho infatti sperimentati in tutti i 3 browser da me usati) bensì ad errori avvenuti durante il processo di autenticazione con lettura della carta e del PIN inserito, insomma sono relativi al processo di verifica dei certificati, con i relativi timeout e collegamenti a server remoti non sempre funzionanti a dovere!

È vero che si può anche provare a riavviare il browser già utilizzato (come talvolta suggerito nel messaggio di errore) e magari a provare a cancellare nel medesimo memoria di quanto accaduto (e.g. eliminazione della cache e dei dati di navigazione) o addirittura effettuare un riavvio del PC, sebbene possa sembrare eccessivo e assurdo (ma è il modo più agevole per fermare tutti i processi in background e ravviare le applicazioni)! Nel caso si acceda con Chrome il problema può risolversi effettuando il logout del proprio utente Google da quel browser (icona in alto a destra) o accedendoci con altro utente Google.
Comunque, utilizzando un altro browser per accedere al medesimo sito, come da me suggerito, si risolve più velocemente il problema… sperando che non permanga poi troppo a lungo nel tempo, qualora poi si ritorni a usare il browser preferito!

Nel seguito alcuni esempi di segnalazione di errore che ho ricevuto durante le poche prove di accesso a alcuni siti che propongono la CNS come possibile modalità.

La seguente segnalazione di errore l’ho risolta ricaricando la pagina con il medesimo browser:

Questi sono altri errori segnalati, che ho “risolto” utilizzando un diverso browser 🙄:

Insomma, non è sufficiente acquistare un lettore di carte con chip, d’altra parte di costo assai ridotto, ma è necessario seguire una procedura di installazione non certo banale che richiedere tra l’altro di ricercare un driver specifica del produttore della propria carta. Inoltre, anche una volta installato tale SW, l’utilizzo non è immediato (la scelta del certificato per l’autentificazione viene presentato differentemente a seconda del browser che uno stà utilizzando per accedere al un sito in modo autenticato) e, come mostrato, non privo di segnalazioni di errori seppur, per fortuna, spesso risolvibili ricaricando il browser o utilizzandone momentaneamente un altro.

Insomma un altro metodo di autenticazione non certo alla portata di tutti i cittadini…. 😦

___

Altri post utili:

Pubblicità

Informazioni su Enzo Contini

Electronic engineer
Questa voce è stata pubblicata in Giustizia, burocrazia e malcostume, Review e test, Tecnologia, Torino e dintorni, Windows. Contrassegna il permalink.

6 risposte a Come utilizzare la Carta Sanitaria come Carta Nazionale dei Servizi (CNS) in alternativa a un accesso tramite SPID/CIE: può essere anche un agevole metodo per operare per conto di una persona anziana o comunque incapace di utilizzare servizi offerti online

  1. Pingback: Bonus “veicoli sicuri”: come richiedere agevolmente il rimborso di (ben) 9,95 euro per la revisione del proprio veicolo, se effettuata nel 2022 | Enzo Contini Blog

  2. Pingback: Carta d’Identità Elettronica (CIE): ancora impossibile riuscire a prenotare agevolmente per riuscire ad ottenerla da qualsiasi anagrafe | Enzo Contini Blog

  3. Pingback: INPS: come accedere, tramite delega dell’identità digitale, all’area riservata di una persona anziana assistita | Enzo Contini Blog

  4. Pingback: Da un solo smartphone come riuscire a gestire più SPID, anche ciascuno associato a persone differenti | Enzo Contini Blog

  5. Pingback: Dal 1/10/2021 i cittadini potranno accedere all’area riservata solo con SPID, CIE o CNS nei siti dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate: la “rivoluzione” informatica inadeguata che complica solo la vita ai cittadini! | Enzo C

  6. Pingback: Dal 1/10/2021 i cittadini potranno accedere all’area riservata solo con SPID, CIE o CNS nei siti dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate: la “rivoluzione” informatica inadeguata che complica solo la vita ai cittadini! | Enzo C

Lascia un Commento/Leave a comment

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.