Molto spesso oggetti, anche elettrodomestici, di uso comune hanno componenti in plastica che generalmente sono i primi a rompersi anche solo in caso di una caduta o per usura. Anche in questo caso, spesso è arduo se non impossibile trovare quel pezzo rotto di ricambio, e si deve buttare via un oggetto magari solo per quella rottura di quel piccolo componente comunque indispensabile. Vale dunque la pena cercare di rimediare in qualche modo e provare a ripristinare quel componente di plastica. Generalmente l’utilizzo di una semplice colla risulta non adeguato, sebbene uno provi a usare anche colle più che resistenti quali Loctite Super Attak Power Gel Control (di cui consiglio di acquistare quella indicata nel link che presenta un meccanismo a pressione laterale che consente un miglior utilizzo e garantisce di poterla riutilizzare anche in successive occasioni, cosa che difficilmente si può fare con la versione in tubetto).
Chi ha praticato, magari in gioventù come me, il modellismo, probabilmente sa che esiste un altro modo per incollare in modo permanente pezzi di plastica: si tratta di un liquido in grado di sciogliere un po’ la plastica di entrambi i bordi dei pezzi da attaccare insieme che quindi si “fondono” poi insieme diventando un tutt’uno indivisibile. Se si va in un negozio di modellismo o si cerca su Internet “colla plastica per modellismo” si trovano diversi prodotti a tale scopo. Anche in questo caso, consiglio di scegliere non quelli in tubetto, bensì uno di quelli dentro un contenitore comprimibile e che presenta un beccuccio (i.e. ago di metallo bucato) idoneo a rilasciare adeguatamente il prodotto senza per di più rischiare poi di incorrere a problematiche per un futuro suo riutilizzo. Il beccuccio (i.e. ago bucato) ha un coperchietto che si svita e che poi deve essere riavviato il prima possibile. Sebbene vengano chiamate “colle”, in realtà penso siano più liquidi che agiscono su alcune plastiche portandole temporaneamente ad uno stato “gommoso”.
L’utilizzo di questa tipologia di prodotto differisce un po’ da quello di una generica colla, ma risulta comunque assai semplice. Si sparge un po’ del liquido gelatinoso su entrambe le parti di plastica che si desidera unire, dopo ovviamente averle ben pulite e asciugate. Si attende qualche minuto (e.g. 3 min) per dare tempo alla plastica di sciogliersi un po’ per azione di quel componente. Una volta unite le due parti, si deve tenerle opportunamente pressate con le mani per qualche minuto fino al successivo indurimento del materiale. Conviene poi lasciare il tutto per qualche tempo (e.g. almeno un’ora) per assicurarsi che la “fusione” si sia ultimata e il tutto sia indurito completamente.
Da sottolineare che non tutte le tipologie di plastica reagiscono a quel prodotto e quindi si sciolgono un po’ quando vengono al suo contatto, consentendo quindi una loro successiva “fusione”: generalmente vanno bene plastiche dure, come appunto quelle utilizzate nei modellini da comporre. Generalmente il metodo più conveniente da utilizzare per sapere se la plastica del proprio oggetto sia tra quelle compatibili o meno, è quello empirico, vale a dire provare!!
Ultimamente ho utilizzato questo metodo per aggiustare un frullatore a immersione dove il pezzo di plastica su cui regge l’asta della lama, si era staccato: per ora sta reggendo bene alle sollecitazioni della lama sebbene siano notevoli. In passato l’ho proficuamente utilizzato questa metodologia per aggiustare diversi oggetti di plastica, principalmente giochi ma non solo!
Qualora l’oggetto di plastica sia spesso e non di piccole dimensioni (e.g. paraurti di un’auto), si può anche prendere in considerazione l’utilizzo di saldatori per plastica. Questi scaldano dei perni metallici che, fondendo la plastica, si innestano nell’oggetto da riparare/rinforzare.