Nel post che introduceva la prima parte dell’argomento si è visto come sia importante ridurre il numero di bottiglie di plastica usa e getta e come l’acqua minerale sia uno dei prodotti che le utilizzi maggiormente.
Si è visto anche come, proprio con l’obiettivo di diminuire i rifiuti plastici, sempre più ci siano Punti Acqua dove poter riempire delle proprie bottiglie di vetro con acqua che, oltre a essere filtrata, può essere anche fresca e gassata … e tutto questo gratuitamente o a prezzi assai modici (e.g. 5 centesimi al litro).
Purtroppo la loro diffusione non è (ancora) così capillare da rendere agevole un loro utilizzo ovunque uno abiti, per cui può tornare comodo, per evitare di ricorrere all’acquisto di acqua minerale, trovare valide alternative per migliorare l’acqua del rubinetto, seppur potabile e spesso accettabile già così com’è.
Esistono infatti diversi modi per filtrare l’acqua a livello casalingo ed anche eventualmente per renderla gassata.
Alcuni richiedono dispositivi non proprio economici e di discrete dimensioni, che utilizzano ad esempio principi quale l’osmosi inversa per migliorare l’acqua: generalmente vengono collocati a livello di abitazione e funzionano su tutta l’acqua utilizzata in casa. Questo ha indubbi vantaggi anche sugli elettrodomestici in quanto si sa che il calcare ed altro influisce nel tempo sul loro buon funzionamento. Comunque ne esistono anche in versione ridotta, collocabili sotto un lavandino della cucina seppure occupino buona parte dello spazio avendo un serbatoio che, a poco a poco, viene a riempirsi con l’acqua depurata.

Tuttavia in questo post mi limiterò a presentare le mie personali esperienze su soluzioni più economiche e che richiedono spazi molto limitati. Agiscono solo sull’acqua che si beve o si usa per cucinare possono essere collocate nel minimo spazio abitualmente disponibile sotto un lavandino di cucina seppur munito di cassetti rientranti.
Inizialmente avevo provato uno dei classici filtri che si avvitano all’estremità del rubinetto e che hanno magari una levetta per decidere quando l’acqua che fuoriesce deve essere filtrata o meno.
Ne avevo scelto uno che addirittura era munito di un display che conteggiava (a ritroso) i litri che aveva depurato dal cambio del filtro, in modo tale da avere un’indicazione oggettiva su quando si doveva cambiarlo. Infatti per tutti i depuratori dell’acqua, è importante cambiare i filtri per tempo, in modo che un loro utilizzo eccessivo non solo riduca i vantaggi desiderati, ma anzi possa introdurre problematiche quali la presenza di microorganismi dannosi.
In particolare avevo utilizzato il Brita Sistema Filtrante On Tap dotato di una molteplicità di adattatori per renderlo compatibile con qualsiasi tipologia di rubinetto uno abbia. Ciascuno dei suoi filtri è adeguato per filtrare 600 litri d’acqua che non mi sembravano inizialmente pochi! Tuttavia dopo un po’ mi sono accorto che non sono neppure così tanti, dal momento che viene consigliato di fare scorrere l’acqua per almeno una ventina di secondi prima di utilizzarla per bere (immagino per eliminare bene quella stagnante inizialmente presente nel filtro). Inoltre, esteticamente quell’oggetto attaccato al rubinetto non è il massimo anche se installarlo (ed eventualmente toglierlo anche solo momentaneamente) è davvero un gioco da ragazzi!

Insomma, dopo meno di un mese di utilizzo, mi sono deciso a provare una diversa soluzione che, seppure non di così immediata e semplice installazione, non fosse neppure così complicata da dover necessariamente richiedere l’intervento di un idraulico, avendo io una seppur minima dimestichezza per i lavori manuali anche relativi all’idraulica.
La soluzione che ho scelto e che, anche a distanza di 3 mesi mi continua a soddisfare, prevede di mettere un rubinetto nuovo che ha tre vie, uno per l’acqua calda, uno per la fredda e uno per quella fredda filtrata. L’afflusso d’acqua dai primi due tubi avviene con un tipico miscelatore, mentre dalla parte opposta del rubinetto esiste una manopola più piccola dedica esclusivamente ad aprire la fuoriuscita dell’acqua filtrata.
Nota che la presenza di un rubinetto a tre vie non è indispensabile e si può anche realizzare un sistema analogo in cui però tutta l’acqua fredda di quel rubinetto viene filtrata. Si noti tuttavia che il filtro che depura l’acqua dovrà esser cambiato dopo 11000 litri o dopo un anno di utilizzo. Inoltre il flusso di acqua depurata avrà una portata minore, che dipende anche dalla pressione generata dall’autoclave, in quanto deve transitare attraverso quel filtro: comunque risulta più che sufficiente per riempire una brocca o una pentola per cuocere.
Nel caso si utilizzi un rubinetto a tre vie come ho fatto io, nelle foto seguenti mostro il getto con il miscelatore classico e con il rubinetto specifico per l’acqua filtrata. Si noti che il transito di quest’ultima avviene su un tubo interno e l’acqua fuoriesce quindi in modo isolato dal flusso precedente. Il modello che ho scelto è il seguente che mi è anche bello esteticamente:

Relativamente al filtro, ne ho scelto uno della Everpure che ne fornisce di diverse tipologie. Io ho optato per quella base meno costosa, Everpure 4C, seppur ne esistano di più complesse fino ad arrivare alla Everpure H54 con ulteriori funzionalità di depurazione … ma che costa circa il doppio.
In particolar modo ho preferito per questa prima volta prendere un kit che contenesse già (quasi) tutti i pezzi necessari per effettuare il collegamento al rubinetto. Ovviamente, successivamente mi basterà acquistare il filtro di ricambio che può essere avvitato/svitato agevolmente in pochi secondi.
Il kit comprende tutti i pezzi mostrati in figura:
- Filtro Everpure 4C
- Testata QL2B
- Raccordi
- 2 mt Tubo 6 mm
Si noti che il tubo blu ha una sezione molto ridotta rispetto ai classici tubi dell’acqua presenti nel sottolavello, per cui è necessario utilizzare i raccordi forniti, seguendo lo schema di collegamento presente in un foglio allegato: la foto seguente del mio sottolavandino penso mostri chiaramente come collegare il tutto.

Anche se non esplicitamente indicato nelle istruzioni, è importante sapere che le piccole clips rosse fornite nel kit servono per bloccare il tubo blu dopo che questo è stato inserito nel raccordo tramite una semplice pressione. Se si omette di mettere tali “fermi”, quando l’acqua va in pressione aprendo la valvola per l’afflusso dell’acqua, la giuntura perde acqua!!
Inoltre ho preferito aggiungere nello schema anche un contalitri digitale che consenta di conoscere comunque il numero di litri erogati ed essere sicuri di non avere oltrepassato quelli massimi consentiti (e.g. 11000) anche se in un anno è ben difficile raggiungerli se uno utilizza quel rubinetto specifico per l’acqua depurata solo per bere e cucinare in un ambito casalingo.
Nota – Ogni volta che si cambia il filtro ovviamente deve essere impostato nuovamente seguendo la seguente procedura:
– Tenere premuto il tasto DISPLAY, premere il tasto RESET e quindi rilasciare entrambi i tasti;
– Il contagiri entra nella modalità di programmazione e si possono impostare i litri massimi desiderati (si noti che è un count down).
– Dopo avere impostato i litri massimi desiderati (e.g. 11000 e RESET per salvare) si indicano i giorni (365 e sempre RESET per salvare) premendo ripetutamente il tasto display e confermando quindi con una pressione del tasto RESET.
Qui si può comunque scaricare il manuale d’uso in italiano e in inglese.
Inoltre ho preferito metter un’ulteriore valvola in ingresso dalla tubazione dal muro (Genebre PN 10, valvola ad angolo in ottone cromato con rosetta e filtro) che consentisse non solo di bloccare il flusso d’acqua ma avesse anche un filtro che è assai importante avere per evitare che granelli di materiale vadano a sporcare sia il filtro di depurazione sia soprattutto quello del rubinetto. In particolare, il rompigetto del rubinetto a tre vie è assai particolare avendo un flusso differenziato per l’acqua depurata. Chiedendo al fornitore NewBelsen mi ha risposto che forniscono i ricambi solo su richiesta a 60€ per 6 pezzi. Il prezzo è costoso a causa del costo elevato di spedizione e se uno ne prende in numero minore il prezzo non varierebbe di molto! Quindi molto meglio preservare quello esistente con un filtro a valle e magari pulendolo accuratamente quando necessario! Basta svitare la vite presente all’estremità della valvola per togliere il filtro in essa contenuto e togliere eventuale materiale trattenuto

Nel seguito Aggiungo altre foto di particolari dell’impianto realizzato nel mio sottolavello, semmai potessero servire per rendere ancor più chiaro come realizzarlo.






Se infine uno vuole anche avere l’acqua gassata a piacere, si può acquistare un gassatore con bombole di CO2 sostituibili. Io ho preso quello della Sodastream seguente che su Amazon si trova generalmente a meno di 50€ bombola compresa!
Basta riempire fino alla linea indicata nell’apposita bottiglia di plastica fornita in dotazione, avvitarla e schiacciare il pulsante posizionato in alto per un tempo appropriato per raggiungere la gassatura desiderata (generalmente un 15 secondi premendo completamente quel pulsante). Una volta svitata si può poi aggiungere quel po’ di acqua depurata che manca per raggiungere il bordo della bottiglia.
Io ne ho comprato un altro set di bottiglie in aggiunta di quella fornita, in quanto generalmente può essere conveniente averne sempre una di scorta in frigo.


La ricarica di una bombola costa in modo variabile da 5€ fino a 14€ a seconda di dove uno va. Un posto conveniente (poco più di 7€) l’ho trovato in uno dei tanti negozi della catena Tuttocialde che si trovano in diverse città. Se uno poi vuole avere di scorta anche una seconda bombola piena, ne deve acquistare una a parte che (già riempita) costa circa 30€.
Parlando poi con un mio amico, sono venuto a sapere che esistono anche diversi punti di ricarica industriale di CO2 che ti riempiono subito direttamente la tua bomboletta, non sostituendola con una già carica, e questo per un costo ancora più basso (e.g. 5€, vale a dire quasi 1/3 di quanto si paga in un negozio del centro o da MediaWorld!!).
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P.S. 4/5/2023 – Quel punto di ricarica bombolette si è trasferito dal 2022 a Viale Italia 85, Leinì (TO), (tel: +39 011 264 7791 www.centrocollaudipiemonte.it): aperto lun-ven 8-12 14-17.
Il costo ora è: 6,5€ la ricarica e 25€ per bombola nuova già carica.
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Uno si trovava in Strada del Pascolo 199A [P.S. da 1/1/2022 si è spostato in Viale Italia 85, 10040 Leinì (TO) – Pallets Service, www.centrocollaudipiemonte.it] … non particolarmente agevole da trovare! Per raggiungerlo da Lungo Stura Lazio si deve svoltare dalla rotonda che si trova prima della Piola delle 2 sorelle, andando in Strada dei Biasoni e poi subito a destra in Strada del Pascolo: si procede oltre la Piola, diritti per un 200 metri e, poco prima sia del ponte stradale sia dell’inizio di una stradina sulla sinistra, c’è il punto di ricarica al numero 199A, un cortile al cui interno si vedono bombole di ricarica anche di grandi dimensioni. La ricarica qui costa 5€.



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