La carta BIP di libera circolazione per disabili e quella sua evidente grossa D rossa che lede la riservatezza della persona

Si parla tanto di diritto alla riservatezza e privacy della persona con leggi sempre nuove atte a garantirla anche con l’evolversi delle tecnologie: invece poi, nella vita reale, sperimentiamo segnali evidenti di come questa non venga sostanzialmente rispettata nei fatti.

Ho già scritto alcuni post relativamente alla privacy e alla riservatezza (Il diritto alla riservatezza e privacy della persona e la normativa sui cookies: come adeguare un proprio sito su WordPress; Come aggiungere i propri numeri telefonici (di fisso e ora anche di cellulare) per opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate, annullando anche i consensi precedentemente rilasciati: come segnalare poi eventuali violazioni da parte di call center) e in questo post intendo affrontare la medesima problematica in un ambito diverso che non riguarda quindi call center o siti Internet bensì scelte di pubbliche amministrazioni relativamente alla carta BIP di Libera Circolazione. In fondo a questo post, nella sezione Informazioni utili sulla carta BIP di Libera Circolazione, puoi trovare avere ulteriori informazioni utili relativamente a questa particolare carta BIP fornita alle persone con disabilità accertate.

Avendo personalmente a che fare con persone che, per la loro disabilità, hanno ricevuto quella tessera annuale di libera circolazione, anni fa mi ero recato allo sportello dedicato alla Carta BIP (in corso Novara 96, Torino) per domandare espressamente se fosse possibile per un disabile richiedere un duplicato della tessera privo di quella D distintiva, spesso vista da chi la possiede come un marchio non desiderato e quindi mal sopportato.
Pur comprendendo le mie ragioni, gli operatori mi avevano tuttavia detto che era per loro impossibile esaudire quella richiesta, in quanto dovevano necessariamente seguire le indicazioni loro fornite secondo le decisioni dettate dalla Regione Piemonte. Mi avevano altresì informato che già un passo avanti era stato fatto per evitare discriminazioni, dal momento che la tessera per i disabili era un tempo addirittura di un colore differente. Effettivamente, andando a cercare su Internet, ho visto che prima del 1/9/2006 (vedi anche ***) quella tessera era addirittura di colore giallo, il che la rendeva ancor più evidente e distinguibile da quella ordinaria!! Assurdo…

Vecchia tessera e quella “nuova” (dal 1/9/2006)

Il 6/9/2022 ho scritto allora all’URP della Regione Piemonte per richiedere di valutare l’opportunità di poter eliminare la lettera D attualmente presente nella tessera in basso a destra, in rosso e quindi ben evidente sia per dimensioni sia per colore. La motivazione mi sembra ovvia: le persone che ne hanno diritto (soprattutto quelle giovani), spesso sono problematiche e nelle condizioni di essere talvolta già discriminate per molteplici motivi.
Risulta quindi assai inopportuno fornire loro una tessera di libera circolazione che, seppur gratuita, in modo evidente le marchi come disabili nei confronti di chiunque, anche dei loro coetanei. D’altra parte, quella lettera D, stampata in rosso e ben visibile, risulta assolutamente superflua in una carta che, tra l’altro, consente di memorizzare dati e che quindi può contenere internamente caratteristiche specifiche della stessa, al di là della sua veste grafica.

Quella mia richiesta all’URP della Regione Piemonte di valutare la possibilità per un disabile di richiedere una tessera di libera circolazione GTT che fosse graficamente priva di ogni indicazione evidente che rivelasse a chiunque le sue condizioni, era poi stata da loro inoltrata per competenza a Trasporti Piani che mi hanno risposto quanto segue:

La problematica da Lei segnalata è stata valutata già al momento dell’introduzione della nuova tessera, ma la necessità che la stessa debba essere verificata da tutte le aziende di trasporto pubblico del Piemonte (la tessera ha validità regionale), anche da quelle che ancora non hanno la tecnologia per leggerle elettronicamente, ci ha “obbligato” a fare questa scelta intermedia anche se temporanea.
A oggi, la copertura del 100% delle aziende di trasporto pubblico locale col sistema BIP (sistema elettronico che consente la lettura delle smart card) non è stata ancora raggiunta in quanto l’adesione, prima dei nuovi affidamenti, è su base volontaria. Quando l’obiettivo sarà raggiunto (si prevede ancora un tempo massimo di un paio d’anni, purtroppo), non saranno più necessari segni grafici che sicuramente possono creare, quando viene mostrata, qualche imbarazzo all titolare.

A quella risposta che faceva riferimento a una prossima informatizzazione a livello regionale, con tempi comunque non immediati e certi, avevo risposto che sicuramente nel frattempo si sarebbe potuto assai agevolmente rendere molto meno visibile quella D attualmente grossa ed evidenziata in rosso, magari integrandola in uno dei codici presenti nella tessera, senza alterarne la grandezza del carattere e il colore… Insomma, un lavoretto di grafica di pochi minuti che avrebbe risolto già fin da ora la problematica, pur tenendo conto della necessità di controllo anche laddove non esista un lettore di carta Bip.

A questa mia proposta mi rispondevano che “La verifica del titolo di viaggio deve tener conto anche dell’immediato riconoscimento della stessa, per evitare che il controllo da parte degli addetti richieda troppo tempo e comprometta  il normale e celere svolgimento del servizio. La problematica in ogni caso, come si diceva, è temporanea ma valuteremo sicuramente ulteriori possibilità”.

Ringraziando per la sollecita risposta, rispondevo che rimanevo tuttavia della convinzione che si sarebbe potuto trovare facilmente una forma grafica che non fosse così ingiustificatamente evidente come quella attualmente adottata e che consentisse di garantire al disabile una maggiore riservatezza, pur tenendo conto anche della necessità di un agevole riconoscimento della tipologia di tessera da parte degli addetti ai controlli:  d’altra parte, per altre tipologie di biglietti, costoro già devono verificare la data/ora stampigliata dalle obliteratrici, informazioni non certo d’immediata lettura! … più nessuna ulteriore risposta da parte loro. 😦

Lo scorso anno ho provato a chiedere se qualcosa era cambiato nel frattempo e, qualora lo fosse, come si poteva procedere per richiedere una nuova tessera priva di quella grossa D rossa. Mi hanno risposto: “La copertura del 100% non è stata ancora raggiunta, ma si sta continuando a lavorare in tal senso“.

Quest’anno (essendo passato il tempo massimo previsto di un paio d’anni che mi avevano inizialmente indicato) ho inviato nuovamente una email analoga per avere eventuali buone nuove notizie… sebbene nutrissi poche speranze che qualcosa fosse cambiato.
Infatti la risposta ricevuta, seppur gentile e sollecita, è stata la seguente: “Purtroppo l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico, anche a seguito della pandemia, sono state rinviate dal legislatore al 2026. La situazione descritta nelle precedenti mail non è ancora del tutto mutata“.

Insomma, un rinvio di (almeno) altri 2 anni per decidere di modificare anche solo graficamente l’aspetto di una tessera e rendere meno visibile quella inutile grossa e rossa D che marchia la persona disabile, soprattutto se giovane!!?
No comment.
Come ho già evidenziato più volte, non penso proprio che per fare qualcosa di utile nell’ottica di rendere meno evidente la diversità di quella tessera, si debba aspettare una maggiore informatizzazione di tutte le aziende di trasporto pubblico del Piemonte e renderle in grado di leggere elettronicamente le carte Bip: si potrebbe modificare anche solo la grafica di quella carta per non rendere così ingiustificatamente evidente quel contrassegno, come è attualmente, garantendo così al disabile una maggiore riservatezza, pur tenendo conto anche della necessità di un agevole riconoscimento della tipologia di tessera da parte degli addetti ai controlli: d’altra parte, per altre tipologie di biglietti, costoro già devono verificare la data/ora stampigliata dalle obliteratrici, informazioni non certo d’immediata lettura!

Invito quindi altre persone, sicuramente interessate, a sollecitare in tal senso, in quanto penso che sia più che mai importante garantire il diritto alla riservatezza di ogni persona disabile, tanto più se giovane e quindi potenzialmente più soggetta a discriminazioni da parte di coetanei!

Spero quindi che si provveda al più presto a prendere in considerazione il problema senza aspettare sviluppi tecnologici non certo indispensabili e raggiungibili in tempi brevi e certi.

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Informazioni utili sulla carta BIP di Libera Circolazione

Si tratta di una carta BIP che consente un accesso gratuito per alcune tipologie di disabili alla rete regionale del trasporto pubblico locale: permette quindi di viaggiare gratuitamente all’interno della regione Piemonte senza limiti di orari e di corse, su tutte le linee del trasporto pubblico:

  • treni R e RV del SFR (Servizio Ferroviario Regionale);
  • bus urbani e suburbani;
  • metropolitana e tram di Torino;
  • bus extraurbani;
  • treni SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano).

In particolare, nella pagina https://www.sfmtorino.it/tessera-libera-circolazione si può scaricare l’elenco completo dei treni su cui si può viaggiare con la Tessera di Libera Circolazione (e.g. elenco completo dei treni – orario 2024 – attenzione: in aggiunta all’elenco pubblicato, è possibile utilizzare tutti i treni effettuati da Trenitalia nella tratta Chivasso-Ivrea compresi quelli a contratto con la Valle d’Aosta e i treni effettuati da BLS limitatamente alla tratta italiana Domodossola-Iselle di Tarsquera. Inoltre, nell’elenco sono indicati i treni, le periodicità e le tratte – tra la stazione di partenza e quella di arrivo – su cui è valida la Tessera di Libera Circolazione. Possono esserci dei casi in cui il treno prosegue oltre la stazione indicata nel file, in questo caso è possibile viaggiare gratuitamente solo fino alla stazione indicata, per la tratta successiva occorre munirsi di biglietto -> è il caso, ad esempio, dei treni Torino-Savona-Ventimiglia nel periodo invernale, su cui è possibile viaggiare gratuitamente solo fino a Savona).

Come indicato nella sezione apposita del sito sulla carta Bip, si tratta di carte BIP a tutti gli effetti, anche se a livello estetico possono presentare alcune scritte caratteristiche (e.g. una lettera o una scritta di colore rosso) che la Regione Piemonte emette a vantaggio di particolari categorie di utenti aventi diritto.
A bordo vi è caricato un titolo di viaggio di Libera Circolazione di durata annuale, che va quindi ricaricato in prossimità della scadenza per consentire al portatore di circolare anche per l’anno successivo. Come indicato nel sito apposito,  in prossimità della scadenza la Regione Piemonte verifica sui propri database che i titolari di carte con titoli in scadenza abbiano diritto alla ricarica del titolo per un ulteriore anno: tale verifica può avere esito positivoesito parzialmente positivo o esito negativo. In ogni caso l’utente riceve una comunicazione via posta ordinaria che gli comunica i passi necessari per procedere alla ricarica del titolo sulla propria carta BIP di Libera Circolazione.
Per poi ricaricarla gratuitamente si può utilizzare uno dei molteplici totem presenti nel territorio (elenco dei punti di ricarica: Rete Regionale di Ricarica – BIP) o andare all’ufficio 5T al pian terreno dell’edificio a Torino in c.so Novara 96, angolo via Bologna, orari lun-giov 9:30 – 12:30 / 13:30 – 16:30; Ven 9:30 – 13:30 – Contatti: 01119270372; info@bip.piemonte.it; https://www.bip.piemonte.it/carta-bip-persone-con-disabilita) o anche semplicemente utilizzando l’app BIP Piemonte (disponibile per dispositivi Android e per dispositivi iOS).
Nel seguito, il video su YouTube che mostra come fare:

Esistono delle F.A.Q. specifiche su quella carta da cui si apprende, ad esempio, che:

  • per accedere alla metropolitana è necessario utilizzare il tornello dedicato ai disabili,
  • il rinnovo annuale della carta è gratuito,
  • quel titolo di viaggio di Libera Circolazione consente di muoversi liberamente e senza limitazioni su tutti i mezzi di trasporto pubblico contribuiti dalla Regione Piemonte: il dettaglio delle linee urbane, suburbane e ferroviarie su cui è possibile viaggiare è disponibile sul sito dell’Agenzia della Mobilità Piemontese a questo link (e.g. Servizio Ferroviario Metropolitano (sfm); Servizio Ferroviario Regionale (sfr); Bacino Metropolitano (Città metropolitana di Torino); Bacino Sud (Provincia di Cuneo); Bacino Sud Est (Province di Alessandria e Asti); Bacino Nord Est (Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli)

Informazioni su Enzo Contini

Electronic engineer
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