Può succedere che, andando a vedere l’estratto conto previdenziale dal sito dell’INPS (vedere il mio post precedente Calcolo della pensione) risultino delle mancanze di contributi per alcuni anni in cui, ad esempio uno aveva chiesto un’astensione facoltativa per congedo parentale (e.g. maternità o paternità).
Ad esempio a me risultavano nel 2003 solo 43 settimane di contributi (anziché 52) e nel 2004 solo 48 settimane … insomma, mancavano proprio il numero di settimane richieste per congedo parentale facoltativo (paternità) ed aspettativa per adozione!
Avevo già scritto un post relativo a come segnalare tramite il sito la presenza di figurativi non inoltrati dal datore di lavoro (Come mandare all’INPS una segnalazione di possibili figurativi non inoltrati dal datore di lavoro). Tuttavia per quella via non ho ottenuto alcun risultato concreto e quella richiesta è rimasta nello stato iniziale.
Andando poi a chiedere direttamente agli sportelli dell’INPS, scopri che loro non possono fare nulla ed è l’azienda, che non ha effettuato a suo tempo le dovute segnalazioni, a dover seguire una specifica procedura per correggere l’errore: trattandosi di contributi per maternità/paternità facoltativa non determinano, tra l’altro, nessun esborso per l’azienda.
Quindi, rimane solo da scoprire la modalità che il dipendente deve seguire, internamente alla sua azienda, per inoltrare tale richiesta di correzione … e ovviamente assicurarsi che venga presa in carico nei tempi dovuti!
Grazie anche ad un interessamento dei sindacati e del personale HR, sono riuscito nell’intento e nel seguito descrivo la procedura da me seguita semmai potesse servire a qualche altro collega 😉
Ho aperto un ticket verso il Competence Team che nella ditta in cui lavoro gestisce tutte le richieste del personale, allegando sia le domande di congedo a suo tempo presentate all’INPS, i cedolini degli stipendi di quegli anni ed i CUD in cui mancavano quelle settimane nei contributi, potenzialmente mero errore materiale di calcolo, non essendo in alcun modo impattata la retribuzione dell’anno che infatti risultava corretta.
Ho anche interessato i sindacati e la referente HR che prontamente si è interessata affinché la procedura relativa a quei ticket fosse evasa.
A taluni è stato risposta che, per poter procedere alla richiesta inoltrata, era necessario compilare un modulo excel in cui indicare formalmente i periodi che si reputavano non conteggiati:
A distanza di meno di un mese ho ricevuto a casa per posta ordinaria una missiva da HR con la Dichiarazione dei periodi di assenza per paternità mancanti con in particolare tre fogli (uno per ciascun periodo di congedo parentale richiesto) con scritto a biro COPIA X INPS.
Mi ha stupito il fatto che tale comunicazione sia stata evasa tramite posta ordinaria (e non per raccomandata), senza per altro nessuna comunicazione via email che fornisse comunque notifica dell’imminente arrivo del documento, che avrebbe convenientemente potuto avere come allegato una sua copia (seppure forse non valida, non avendo apposta in originale la firma del legale rappresentante).
Mi ha anche stupito il fatto che tale comunicazione non fosse accompagnata da alcuna spiegazione su cosa fare dei fogli contrassegnati a biro come “Copia x INPS“. Insomma, da quella comunicazione vie posta ordinaria non risulta chiaro se quei dati siano già stati trasmessi per via telematica e quei fogli siano unicamente allegati per conoscenza, o se quei papiri debbano essere consegnati personalmente dal lavoratore alla propria sede INPS affinché vengano registrati nei loro sistemi.
Chiedendo successivamente alla referente HR, è stato risposto da HRS che è bene consegnare personalmente i documenti ricevuti alla propria sede INPS e conservare poi il Protocollo di presentazione. Relativamente a quale sede INPS consegnarli (quella di residenza o quella dei fondi speciali), la indicazione è stata a quella in base alla residenza, indipendentemente dalla presenza di Uffici Fondo o meno.
Comunque, nell’incertezza e senza farmi troppe domande, sono andato subito all’INPS (Torino Nord) per consegnare comunque quei fogli con indicato “Copia x INPS”! 😉
Purtroppo l’uscere, seppur gentilissimo, dopo avergli fatto vedere i fogli e spiegato come li avevo ricevuti e manifestato i miei dubbi su cosa farne, mi ha assegnato un numero di attesa relativo allo sportello che gestisce le maternità da un punto di vista dell’utenza diciamo “consumer”: tuttavia quell’addetto non sapeva bene che farsene di quei fogli, non essendo quelle procedure di sua competenza. Nulla mi ha saputo dire relativamente al fatto che quei dati fossero stati o meno già trasmessi per via telematica dalla mia ditta. Tuttavia, dopo avere fatto alcune telefonate, mi ha reso edotto dicendomi che sarei dovuto andare ai piani superiori dai suoi colleghi che trattano con le ditte, … ma ormai ero fuori orario di ricevimento. Ha quindi fortunatamente ritirato comunque i miei documenti, protocollandoli e dicendomi che li avrebbe poi fatti avere a quei suoi colleghi: costoro mi avrebbero contattato telefonicamente SOLO in caso di problemi.
Ovviamente mi sono fatto fare una copia dei fogli consegnati, non si sa mai …
Ho chiesto inoltre come potevo verificare che tutta la procedura fosse poi andata a buon fine: l’addetto mi ha risposto che avrei potuto verificare il tutto direttamente dal sito dell’INPS, dover avrei dovuto trovare conteggiate anche quelle settimane di contribuzione attualmente mancanti. Le tempistiche non mi sono state specificate (nella fretta ho dimenticato di chiederle esplicitamente), ma verosimilmente mi aspetto che sia questione di pochi giorni … per ora dopo soli tre giorni lavorativi nulla è cambiato nel mio estratto conto presente online nel sito dell’INPS 😦 … verificherò ogni settimana e modificherò tale post quando risulteranno registrate le settimane mancanti!
Conviene perciò specificare all’uscere dell’INPS di fornire il numero di attesa relativo allo sportello specifico per le ditte e non di quello generico per la gestione delle maternità.
Essendo poi il tutto inviato per posta ordinaria, se a distanza di qualche mese non si riceve nulla, potrebbe essere il caso di preoccuparsi in quanto questo potrebbe essere imputabile a problemi nella consegna della lettera …
… e penso non rimanga che contattare nuovamente HR per una successiva verifica! 😦
Una guida completa ed esaustiva sull’argomento. Complimenti.
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