Dubbi sia sul luogo di posizionamento di alcuni divieti ed autovelox sia sulla scelta di dove elargire specifiche multe (e non altre) da parte di alcuni vigili

Non sempre mi trovo a condividere le scelte sia nell’elargire specifiche multe da parte di alcuni vigili sia del luogo di posizionamento di alcuni autovelox: talvolta sembra proprio che lo scopo principale di tali decisioni, se non l’unico, sia riconducibile a rimpinguare le casse di un Comune piuttosto che, come dovrebbe, l’essere propedeutico ad una migliore convivenza civile che suggerirebbe un intervento forte principalmente dove di maggiore utilità.

Ad esempio, aiuterebbero a diffondere un’educazione civica, tra i cittadini del quartiere in cui vivo, delle azioni frequenti dei vigili a Torino in p.zza Respighi angolo via Paisiello, dove perennemente ci sono macchine in seconda e terza fila che ostacolano anche il passaggio dei pullman oltre quello dei pedoni che risultano poco visibili alle macchine che svoltano, essendo parzialmente nascosti da quei parcheggi irregolari.
Nel seguito mostro una delle situazioni riprese durante uno dei passaggi della macchina di Google (7 macchine in divieto e pullman che deve transitare completamente sulla corsia opposta per riuscire a girare in via Paisiello), ma spesso nelle ore di punta la situazione è addirittura ben peggiore con macchine accatastate in terza fila.

Piazza Respighi angolo via Paisiello

Forse invece è molto più comodo per loro andare a mettere multe altrove, magari in quel posto mostrato nel seguito, in via Pergolesi (nei pressi del numero 5, quasi all’angolo con c.so Giulio Cesare). Sicuramente dà molto meno fastidio lì un’auto posteggiata, ma sicuramente non si rischiano possibili discussioni con sia il multato sia soprattutto il commerciante (dove quel cliente è andato a comprarsi magari un gratta&vinci e non certo una medicina urgente)!! In verità, poi, non si capisce neppure bene il motivo di quel divieto di sosta, anzi addirittura di un divieto di fermata, non essendoci tra l’altro in corrispondenza neppure un incrocio o un ingresso di autorimessa. Quindi, nonostante quel cartello stradale, quei tre posti auto risultano abitualmente comunque occupati, vista la carenza di parcheggi … e troppo spesso con multa sotto il tergicristallo.

Zona divieto di fermata – per 11 metri dalle strisce pedonali – in via Pergolesi, abitualmente comunque occupata … e multata (1)

Lo stesso divieto è anche presente sull’altro lato della strada, per cui vengono inutilmente tolti in tutto almeno 4 posti auto “regolari!!

Zona divieto di fermata anche sull’altro lato del viale – per 11 metri dalle strisce pedonali – in via Pergolesi, abitualmente comunque occupata … e multata (2)

Zona divieto di fermata – per 11 metri dalle strisce pedonali ambo i lati – in via Pergolesi, abitualmente comunque occupata … e multata (3)

La scorsa primavera mentre passavo in bici, vedendo nuovamente la macchina dei vigili ferma e loro che multavano le auto lì posteggiate, ho provato a domandar loro il motivo di quel divieto e perché non andassero invece (o magari anche) a multare in p.zza Respighi davanti al tabaccaio, dove sicuramente sarebbe servito maggiormente un loro intervento, passando spesso con difficoltà il bus 57 ed essendoci già stati ovviamente incidenti che hanno coinvolto anche passanti difficilmente individuabili tra il groviglio di macchine parcheggiate spesso anche malamente oltre che in divieto.

Ho potuto così assistere ad una simpatica scenetta tra i due, che hanno imbastito una disquisizione generica su come la gente non sappia quanti e dove si verifichino gli incidenti e quindi non riescano a capire le motivazioni dei divieti … senza però darmi una risposta puntuale al mio pur semplice quesito 😦
Forse bastava mi dicessero che, da codice della strada, c’è sempre il divieto di fermarsi da 5 metri da un incrocio, tranne diversa indicazione …
… anche se, in verità, quel cartello è posto ben oltre i 5 metri ed inoltre l’incrocio, dopo le strisce pedonali, è poi solo una stretta uscita secondaria di un piccolo parcheggio,
… e anche se, spesso, quella regola viene superata da demarcazioni esplicite con strisce bianche/blu, disposte a distanze ben minori da un incrocio (vedi, nel seguito, l’esempio di via  Porpora a meno di 100m).


Comunque chiunque non può che condividere con me che ci sarebbero multe MOLTO più appropriate e prioritarie da dare per infrazione del codice stradale!!
Nemmeno quella spiegazione, almeno giuridicamente ineccepibile, mi era comunque stata data, forse per incompetenza, forse perché avrebbe evidenziato comunque la quasi certa inutilità di quel cartello di divieto.
Lo so, avrei forse dovuto interrompere gentilmente il loro duetto e chieder loro: “Ma voi, quando tornate a casa, vi togliete la divisa e vi guardate allo specchio, pensate proprio di avere compiuto al meglio il vostro primario mandato che è quello di educare la cittadinanza a comportamenti civili? Non pensate che, operando scelte quali quella descritta, non fomentate la diffusa opinione che siete mandati anche per rimpinguare le casse del Comune, diventando voi (benché pagati dai contributi degli stessi cittadini) un tramite per una forma di ulteriore tassazione indiretta che, tra l’altro, risulta ancora più bieca in quanto non tiene nemmeno conto delle condizioni economiche del multato?“.
Forse avrei dovuto avere il coraggio e la calma per dire loro educatamente quelle considerazioni e non l’ho fatto, ma sicuramente penso sia stata espressiva la mia faccia sconcertata (e quella di mia figlia che poi mi aveva chiesto spiegazioni sul quel loro “strano” discorso).

A meno di un centinaio di metri, nei pressi di via Nicola Porpora 47, in una situazione oggettivamente analoga sono invece presenti le strisce bianche, che consentono il parcheggio fino in prossimità dell’incrocio (superando quindi anche la restrizione dei 5 metri di legge).

Mi chiedo, come mai nel tratto in oggetto, nei pressi di via Giambattista Pergolesi 5,  ci sia addirittura quel divieto di fermata per un tratto ben superiore ai 5 metri stabilito di default dal codice stradale in prossimità di incroci. Personalmente mi sembra che le condizioni oggettive al contorno siano esattamente le medesime: incrocio a bassa percorrenza adiacente, nelle vicinanze nessun ingresso di autorimesse o altro…

Via Nicola Porpora 47: strisce bianche per consentire il parcheggio anche a meno di 5 metri dall’incrocio (1)

Via Giambattista Pergolesi 5: divieto di fermata per ben 11 metri dall’inizio delle strisce pedonali ed ancor più dal piccolo incrocio con lo stop di accesso ad un parcheggio (1)

Via Nicola Porpora 47 e Via Giambattista Pergolesi 5: situazioni oggettivamente analoghe ma diverse scelte di gestione della possibilità di parcheggio.

Via Nicola Porpora 47: strisce bianche per consentire il parcheggio anche a meno di 5 metri dall’incrocio (2)

Via Giambattista Pergolesi 5: divieto di fermata per più di 5 metri dall’incrocio (2)

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Cosa dire poi dell’autovelox piazzato da qualche mese dal Comune di Caselle Torinese nei pressi del cavalcavia vicino all’aeroporto, in direzione Torino? Si trova dopo solo a poche centinaia di metri dal semaforo (già presidiato da telecamere) relativo all’incrocio con San Maurizio Canavese e subito dopo la discesa di un cavalcavia e a poche centinaia di metri dall’inizio della superstrada per Torino … quasi impossibile rispettare il limite dei 50Km/h  facilmente superabili (anche se solo di poco) se uno non sa della presenza dell’autovelox e quindi si ricordi addirittura di frenare un po’ in quella discesa … Praticamente quasi tutti i conoscenti che anche abitualmente percorrono quel tratto di strada, pur sapendo della presenza di quell’autovelox,  hanno almeno una volta ricevuto una multa, generalmente per avere superato di pochi Km il limite di velocità per quel breve tratto!

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P.S. Ora il limite è stato aumentato a 70Km/h, comunque facilmente superabili anche solo di poco se uno, pur sapendolo, non ci pensa a frenare, essendo il tratto, come già evidenziato, dopo la discesa di un cavalcavia e privo di particolari incroci pericolosi …
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Anche qui, era davvero il punto più appropriato, per pericolosità o quant’altro, per collocare quel deterrente così stringente? O era piuttosto il metodo più efficiente per far cassa?

Un autovelox di analoga utilità era presente (uso il passato in quanto almeno qualcuno mi ha detto che, dopo innumerevoli proteste l’abbiano spostato in un luogo più opportuno) in un incrocio molto secondario dal Comune di Settimo Torinese, percorrendo via Torino.
Speriamo quindi che, anche in questo caso, quello strumento assai utile in specifiche posizioni possa trovare una collocazione più idonea altrove per prevenire veramente incidenti ed educare maggiormente i cittadini al rispetto del codice stradale. … e non principalmente per rimpinguare le casse dei Comuni in modo improprio.

Non è mica che, nel caso di Caselle, ci sia necessità di fondi per realizzare il prossimo ulteriore centro commerciale (Come sarà il futuro Caselle Open Mall il maxi centro commerciale vicino all’aeroporto di Torino con il primo parco a tema di National Geographic)? 🤔
Forse chi giornalmente, per lavoro, transita per quella strada e quindi periodicamente prende la multa anche solo per avere superato di pochi chilometri il limite di velocità, potrà un giorno dire (con orgoglio?): “Anche io ho contribuito alla sua realizzazione!!“😥

NOTA: se devi comunicare i dati del conducente nel caso di multa con decurtazione di punti, puoi recarti al Comando di Polizia Locale di CaselleTorinese, p.zza Europa 3 Caselle Torinese o, più agevolmente, inviare una email alla loro PEC polizialocale.caselle-torinese@legalmail.it allegando la dichiarazione presente nella notifica dell’infrazione, la fotocopia della patente di guida del conducente (ambi i lati) firmata dal trasgressore. ATTENZIONE che tale dichiarazione DEVE essere inoltrata anche qualora il trasgressore sia il proprietario del veicolo, diversamente non verrenno decurtati dei punti ma verrà applicata una ulteriore sanzione da 292€ a 1168€!!! Per fortuna il modulo inviato dalla polizia del Comune di Caselle Torinese lo esplicita chiaramente, diversamente da quanto avviene (o avveniva?) per le comunicazioni di quella di Torino.

Nel giro di pochi giorni riceverete quindi la conferma di ricezione della documentazione inviata, per cui consiglio di utilizzare questo metodo assai più agevole e privo di code 🙂 …

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