È fobia collettiva.
Ormai tutti ne parlano e le prime pagine dei giornali e dei TG sono a senso unico!
Ieri in coda al supermercato quasi mi veniva da ridere notando come molti carrelli contenessero uno o più disinfettanti gelatinosi per le mani … e lo scaffale che li conteneva fosse in via di esaurimento!!
Iniziato, poi, il “solito” accaparramento di viveri, tipico in situazioni di fobia:
Da settimane, stato di allerta in molti Paesi, Istituzioni in allarme, Borse che ne risentono da un lato e dall’altro guadagni insperati per centri farmaceutici che, sfruttando la situazione, stanno ricercando un vaccino (che, comunque, anche quando si troverà, prima di andare in commercio, passeranno diversi mesi di dovuti test: … quello per il virus Ebola ci ha messo più di 5 anni per essere approvato dall’OMS, benché ce ne fossero in sperimentazione da tempo).
Centralini del 112 in tilt perché la gente telefona non per emergenze bensì per avere informazioni sul coronavirus (seppur esista il numero verde 800894545 appositamente istituito a tale scopo), con conseguenti ritardi pesanti sui soccorsi anche gravi.
Sospese tutte le ferie ed i recuperi di medici/infermieri questa settimana in molti (se non tutti) gli ospedali e richieste bloccate anche per prossima settimana: … poi non si sa.
Pronto soccorso che vengono transennati, con blocchi all’accesso, allestiti con modalità tipiche di calamità. Ecco cosa sta succedendo proprio in queste ore all’ospedale G. Bosco proprio vicino a casa mia:
Non è tanto la gravità di questo virus rispetto ad altri, ma l’alta contagiosità che potrebbe far aumentare rapidamente anche il numero di malati con potenziali complicanze, difficilmente gestibili nei presidi sanitari: in assenza di vaccino, non essendoci cure (come per tutti i virus), l’unica precauzione possibile sembrerebbe quella di limitarne il più possibile la diffusione.
E allora?
Scuole, musei, conferenze, centri culturali, spettacoli … tutto chiuso per almeno una settimana, smart-working a casa per i dipendenti di alcune ditte.
Poi, nel caso delle palestre, siamo ora al paradosso: da un’iniziale chiusura, si è passati poi a consentire un accesso solo diretto alle aree di allenamento, già con abbigliamento ginnico e con cambio scarpe all’ingresso, per non andare negli spogliatoi/docce!!
… insomma sto virus ha proprio dei requisiti strani per diffondersi!!
Ci sono però alcune eccezioni, come gli uffici postali, i mezzi pubblici affollati (ma tanto, non essendoci gli studenti, i maggiori utilizzatori sono gli extracomunitari!), gli Uffici Immigrazione (vedi sopra), le banche (sì, ma si sa, quelle non sono mai pericolose!!) …
Poi ci sono ancora persone che, non sapendo come impiegare meglio il loro tempo, diffondono anche fake news su social e sistemi di messaggistica, tanto per aumentare il panico collettivo:
Per fortuna, chi lo fa corre il pericolo di essere denunciato per procurato allarme:
Come sempre, prima di considerare una notizia vera, soprattutto se proviene da social e sistemi di messaggistica , è necessario attivare il cervello e verificare (e.g. con una ricerca su Internet) se altre fonti più attendibili la confermano. Questo discorso vale comunque anche per giornali e TV: purtroppo, come spesso avviene, anche tra i politici c’è chi soffia sul fuoco, appoggiato da giornali di parte senza scrupoli.
Quindi il dubbio è sempre d’obbligo soprattutto prima di eventualmente diffondere, a tua volta, una notizia potenzialmente falsa!
Diversi settori dell’economia del Paese sono allo stallo e non parlo solo di turismo, di attività culturali/spettacoli e di insegnamento ma anche di qualsiasi attività che comporti riunioni tra persone: le ripercussioni sociali balzano agli occhi ed i mercati ne subiscono le conseguenze, amplificati dal clima di terrore che si è venuto a creare.
Insomma, pensare che un essere microscopico crei così caos non può che fare almeno sorridere … se uno ha ancora un po’ di humor inglese!! 🤔
Sui sistemi di messaggistica tipo WhatsApp, arrivano messaggi del tipo seguente, con invito a diffonderli:
REGIONE PIEMONTE: CORONAVIRUS
– predisposto servizio per fare il tampone faringeo a domicilio
– non andare in pronto soccorso
– se hai sintomi sospetti o il timore di avere avuto contatti a rischio chiama il numero 1500 o il 118 o il tuo medico di base. Le ambulanze arriveranno in tempi molto rapidi per eseguire il tampone a domicilio.
Evitate tutti i luoghi affollati e dove si sta per forza vicini (tipo discoteche, cinema, ospedali, negozi pieni, autobus pieni, etc), lavate spessissimo le mani e usate quei detergenti alcolicio tipo amuchina quando entrate in casa e magari da tenere anche in borsa.
Lontano da chi sternutisce o tossisce e poi lavate le mani di nuovo.
Inoltre è stato diffuso un Decadale dall’Istituto Superiore di Sanità che, in verità, dice ben poco se non smitizzare ovvie, benché possibili, false credenze (e.g. I prodotti Made in China o i pacchi provenienti dalla China non sono pericolosi; Gli animali da compagnia non diffondono il coronavirus)!!
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Personalmente penso che questo panico collettivo sia immotivato e forse addirittura un po’ pilotato, magari per distogliere l’attenzione collettiva sui ben più pericolosi problemi che attanagliano la Nazione, l’Umanità ed il mondo intero. Perché continuare a parlare di disoccupazione e crisi economica, dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici, delle guerre, delle stragi di uomini o animali … quando c’è un virus che ha “già” fatto un po’ meno di 2500 morti e 78000 contagi in tutto il mondo? Tanto per fare un paragone, l’epidemia di influenza spagnola nel 1918 ha ucciso circa 50 milioni di persone.
Domandiamoci innanzitutto, quante persone (soprattutto anziane) annualmente sono morte gli scorsi anni per complicanze dovute ad un’influenza (cioè ai virus influenzali degli scorsi anni).
Poi, basta cercare un qualsiasi articolo sulle epidemie nel mondo per comprendere che il coronavirus non è il primo in classifica (vedi anche l’articolo I virus più pericolosi e letali del mondo). Il fatto è che in Occidente si muore sempre meno per le patologie trasmissibili, ma nel resto del mondo la morte viaggia nell’acqua, nell’aria e nei fluidi corporei. Però tutte le volte che una malattia potrebbe colpire proprio noi … panico!! Solo più quel pensiero, quella paura in testa! Al diavolo tutto il resto, i problemi e le ingiustizie sociali, gli sporchi giochi per giungere al potere, i crimini contro l’Umanità, i sacrilegi nei confronti della Natura …
I cinesi poi? Chiudere i porti, bloccare le merci, evitare i locali di ristorazione o di vendita da loro gestiti … come se tutto questo potesse essere una soluzione a tutti i problemi!!
Ecco una foto del mercato di Porta Palazzo questa mattina (ore 11:00 circa), dove almeno una metà dei banchi non erano presenti e pochi erano gli acquirenti:
Insomma, il coronavirus è UN problema, non IL problema.
Giustissimo, quindi, adottare le opportune precauzioni (e.g. lavarsi bene le mani, coprirsi per tossire o sternutire, mantenere le dovute distanze), corretta è pure una razionale paura, ma assolutamente da evitare il terrore bloccante che si è venuto a creare in buon parte della popolazione!!
Tra l’altro il 29 marzo 2020 dovremmo (il condizionale è d’obbligo dal momento che un rinvio direi è assai auspicabile e probabile) essere chiamati alle urne per il referendum confermativo per il taglio dei parlamentari, dagli attuali 945 a 600 in totale, di cui 200 senatori (da 315) e 400 deputati (da 630): anche a causa del continuo martellamento sul coronavirus, di questa consultazione popolare si è parlato davvero poco sui media … almeno fino ad oggi. Si noti che tale referendum non avrà quorum, perché non si tratta di un voto abrogativo. Come secondo me giustamente scrive La Stampa, sarà difficile in queste quattro settimane che i cittadini si appassionino ad un tema che sarebbe degno di grande attenzione per tutti i riflessi che comporta. E quindi il rischio è che il 29 marzo … vinca l’avversario più temibile della democrazia, l’Astensione.
Per saperne di più sul coronavirus, vale la pena leggere questi articoli tra i tanti:
- Il Post: Cosa ha di diverso questo coronavirus
- Il Post: Il nuovo coronavirus, spiegato bene
- Il Post: Perché non c’è un vaccino contro il nuovo coronavirus?
- Coronavirus, la lettera del preside del liceo Volta ai suoi studenti: “Ragazzi, salvate dal contagio la vostra vita sociale”
- AIAV denuncia i giornali italiani per procurato allarme e diffida Codacons
- L’infettivologo Bassetti: “Non si muore di coronavirus, basta allarmismi”
- Giulio Tarro (miglior virologo al mondo 2018), intervista sul coronavirus
- Runner, untori e il bisogno di odiare chi esce da casa
- Coronavirus: il caso del video del Tgr Leonardo 2015 sul supervirus creato in Cina
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Perciò la cosa più logica è invece quella di riderci un po’ sù, anziché avere crisi di panico!!! Quindi forse sono più opportuni messaggi come i seguenti, che mi sono giunti sempre tramite WhatsApp, in quanto (secondo me) giustamente sdrammatizzano, riportando il problema sui giusti e ragionevoli binari:
Raccomandazioni del Ministero della Salute riguardo alle misure da adottare per prevenire il contagio da Coronavirus:
“Per diffondere la paura del contagio del virus CINESE, il Programma di Assistenza Nazionale per l’immunità basata su Credenze e Oroscopi ( P. A.N. I.C.O.) ha diramato le sue linee guida:
– In casa, è sconsigliato soffermarsi troppo in cu-Cina
– È considerato ad alto rischio prepararsi una fettuc-Cina.
– Tenetevi a distanza da ogni persona che usa la sinistra: potrebbe essere man-Cina.
– Aspettate 40 giorni prima di risalire in una macchina, ritirata da un’offi-Cina.
– Per profilassi, sono stati sottoposti a visite accurate gli abitanti della località di mare Terra-Cina.
– Evitate i contatti diretti con la vostra Vi-Cina
– Controllate che in quello che bevete non ci sia neanche una bolli-Cina
– Particolare attenzione a quelli che col loro contagio potrebbero fare una carnefi-Cina
– Non formate mai gruppi numerosi, fate soprattutto attenzione che il numero delle persone non raggiunga mai la de-Cina.
ATTENZIONE:
se nonostante questa precauzioni doveste contrarre il morbo, non fate l’errore di prendere una medi-Cina! Anche i palermitani abbandonano l’uso millenario di chiamarla aran-Cina e si sono convertiti all’arancino.
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Oppure si può anche seguire il seguente consiglio non medico, ma che potrebbe comunque risultare efficace:
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… e più chi ne ha, più ne mette!!! 🙃
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Hanno fatto anche un sito utilissimo per capire tutti i casi in cui si può uscire oppure no.
È sempre aggiornato con gli ultimi decreti.
Ve lo passo: www.sipuouscire.it
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Chiusi in casa si impazzisce? 🤯
Non è assolutamente vero!! 😜🤪🥳
Ne parlavo col frigo … ma è un tipo freddo, di poche parole! 🥶😔
L’unico che chiacchiera è il forno … ma si scalda subito e finiamo col litigare! 😡 😬
Adesso provo con l’aspirapolvere … ma mi sa che se la tira troppo! 🙄🤨
E se parlo col cesso mi manda a cagare! 😳🥴🥺
(da un post che mi è arrivato da un amico via Whatsapp)
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Si può poi anche leggere la seguente poesia che l’amico Danilo Torrito ha dedicato al virus più famoso del momento, scritta già il 31/1/2020, con quella simpatica ironia che spesso lo contraddistingue: … sto coronavirus sta diventando una musa ispiratrice non solo per i giornalisti ma anche per i poeti!!! Vedi questo altro post al riguardo! 😉
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E per finire, ritorniamo ai discorsi seri:
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