Il problema non sussiste se si è usato un calendario salvato su un cloud accessibile tramite delle proprie credenziali (e.g. Google Calendar, Microsoft Outlook): basta configurare il nuovo smartphone per accedere al calendario presente online.
Tuttavia, talvolta cambiando smartphone ci si trova ad avere il problema di riportare nel nuovo dispositivo i dati inseriti in un’app di calendario specifica del produttore di quello vecchio, magari diverso da quello nuovo.
Ad esempio, se uno ha un telefonino Huawei esiste un’app Calendario specifica di quel produttore che, per default, memorizza gli eventi creati nel telefono stesso (cioè solo localmente, a meno che uno non si sia connesso al Cloud del produttore con un proprio account specifico – cosa non obbligatoria e per questo generalmente non fatta – e abbia richiesto la sincronizzazione del salvataggio di quei dati, oltre ad altri quali le foto o le impostazioni del telefono in generale). Ovviamente quell’app, come in genere quelle di tutti i costruttori, consentono anche di collegarsi anche ad altri calendari online, in particolare quello di Google che sicuramente è uno dei più usati e versatili, accessibile da più più piattaforme (e.g. Smartphone, PC).
In generale, quindi, anche qualora uno decida di utilizzare l’app Calendario specifica del produttore del telefono conviene tuttavia agganciarsi a un calendario online. In tale modo i dati sono sempre in salvo, accessibili ovunque da qualsiasi dispositivo (anche tramite un qualsiasi browser) e non nasce alcun problema di visualizzare gli eventi programmati anche da un nuovo smartphone appena acquistato. Basta, ad esempio, inserire le proprie credenziali Google, richieste obbligatoriamente durante il processo d’inizializzazione dello smartphone e quindi utilizzare qualsivoglia app che fornisca la interfaccia utente per poter gestire un calendario, agganciandosi al backend di quello di Google (i.e. andando nella sezione di configurazione di quell’app e impostando il collegamento con il Calendario di Google, indicando le proprie credenziali Google). Analogamente se si accede al calendario di outlook, solo che ovviamante in questo caso si dovrà impostare il client di Calendario n modo da accederci con le proprie credenziali Microsoft. Consiglio quindi di non d’inserire eventi in una modalità proprietaria o, ancora peggio, salvando il tutto solo localmente. Molto meglio affidarsi a un servizio Cloud che garantisca sia la garanzia di non perdere quei dati sia l’accesso a essi da più piattaforme, anche se poi uno non usa l’app Calendario di Google che ragionevolmente può non piacere per cui uno preferisce usarne un’altra: personalmente non trovo che quell’app abbia la migliore interfaccia utente possibile e trovo assai migliore quella dell’app Calendario di Samsung o quella di Outlook. Entrambe consentono, ad esempio, di modificare la durata di ciascun evento anche graficamente senza richiedere di andare necessariamente nella pagina relativa al suo dettaglio come invece impone l’interfaccia proposta dall’app di Google.
Tuttavia, può succedere che uno non abbia fatto la scelta migliore che ho precedentemente indicato e abbia quindi nel vecchio telefonino salvato gli eventi solo localmente con un’app proprietaria, senza salvarli su in rete su un Cloud.
In questo caso per poter riavere il tutto sul nuovo cellulare (soprattutto quando è di altra marca e quindi venga prevista qualche specifica funzione che agevoli la migrazione su un nuovo modello) si può procedere esportando i dati del calendario per poi importarli su uno nuovo, convenientemente uno online (e.g. Google Calendar, Microsoft Outlook).
Se l’app Calendari sul vecchio telefono non prevede, tra le sue funzioni, la possibilità di esportazione in un formato compatibile (e.g. .ics), si può installare un’app specifica che sia in grado di farlo: ad esempio, io ho utilizzato l’app gratuita Calendar Import – Export (ics).
Basta installare e lanciare quell’app, selezionare Export e scegliere il nome con cui si desidera salvare quel file che conterrà tutti gli eventi programmati. Mi raccomando d’impostare un nomefile univoco (e.g. MioCalendario) in modo tale che si riesca facilmente a ricercare nella memoria dello smartphone. Infatti, non è immediato sapere dove quel file venga salvato da quell’app e io, senza perdere tempo, ho semplicemente aperto una qualsiasi app che consenta di esplorare il file system (quello proprietario preinstallato sul telefonino o qualsiasi altro quale, ad esempio, File Manager) e poi ho effettuato la ricerca di quel file indicandone il nome (e.g. Mio Calendario). Una volta trovato, l’ho selezionato e ho richiesto l’opzione di condivisione (e.g. tramite email o WhatsApp). In questo modo ho potuto avere quel file con estensione .ics sul mio PC (i.e. leggendo l’email e salvandone l’allegato o salvando il messaggio arrivato con WhatsApp Web o oon l’app WhatApp su PC). Infine, ho importato quei dati nel mio calendario Google accendendo a questa sua pagina d’importazione con il mio account Google, ovviamente poi scegliendo (tramite Seleziona il file dal computer) quel file (precedentemente creato e scaricato su quel mio PC) e premendo quindi il tasto Importa:

Analogamente avrei potuto importarlo nel mio calendario Outlook:
