Avevo scritto anni fa l’articolo Come crearsi gratuitamente online il proprio curriculum nel formato standard europeo in cui descrivevo come semplicemente fosse possibile crearsi un proprio curriculum vitae in un formato standard europeo, aggiornabile nel tempo e potenzialmente reso visibile online. L’autenticazione richiesta per accedere al sito in oggetto (https://europa.eu/europass/it) predisposto dall’Unione Europea, era tramite una semplice username _(la propria email) e una password che doveva essere modificata periodicamente: insomma un meccanismo di autenticazione standard!
Oggi ho cercato di accedere al medesimo sito per apportare delle modifiche al curriculum che avevo realizzato tempo fa e ho avuto la brutta sorpresa che, in nome di una presunta necessaria maggior sicurezza, è stata resa obbligatoria un’autenticazione a due fattori (2FA), vale a dire una gestione degli accessi e delle identità che richiede due forme di identificazione per accedere al sito per la creazione/gestione del proprio curriculum. Perciò anche qualora uno avesse già attivato un account [con con solo username (la propria email) e un password], ora se cerca di accedere al proprio curriculum magari per modificarlo, gli viene richiesto di attivare l’autenticazione a due fattori come descritto nella pagina apposita in quel sito, mostrata quando, cercando di autenticarsi normalmente con username/password) uno risponde (alla finestra di popup che compare) che non ha ancora attivato la 2FA:

Se si risponde No alla precedente finestra di popup (indicando così di non avere eseguito l’autenticazione a 2 fattori), si viene riportati alla pagina in cui impostarla e non viene di fatto consentito l’accesso con la “vecchia” modalità con sola username/password!
Un video (unicamente in lingua inglese e con eventualmente attivabili i sottotitoli solo in francese!! 🤔🙄) spiega quella che definisce come una “semplice” procedura per attivare questo “più sicuro” metodo di accesso: si tratta di un video pubblicato con un sistema proprietario (THEOplayer), tra l’altro ho visto di costo non indifferente (perché non pubblicarlo gratuitamente sul più conosciuto e flessibile YouTube dove i sottotitoli in diverse lingue si sarebbero potuti creare assai agevolmente? 🤔).


Per chi ha già utilizzato metodi analoghi di autenticazione a due fattori (con un utilizzo di un’app apposita dal proprio cellulare con cui leggere un opportuno QR code mostrato a video) la procedura richiesta è effettivamente quella usuale, ma sicuramente per chi non è avvezzo a tali metodi informatici non penso sia un qualcosa di banale e privo di difficoltà.
Mi chiedo quindi: ma era proprio necessario introdurre tale complicazione per l’accesso a un sito che sostanzialmente ti consente di realizzare/gestire il tuo curriculum in un formato conforme a uno standard accettato a livello europeo? La mia personale risposta (non solo come utilizzatore ma anche come professionista) è no.
Nel seguito fornisco alcune indicazioni utili per comunque riuscire ad attivare questo 2FA e finalmente magari poter accedere nuovamente al proprio curriculum non molti mesi fa, sperando possano tornare utili a chi come me è risultato un po’ spiazzato nel non riuscire subito ad accedere nuovamente al proprio curriculum realizzato online tramite quel sito istituzionale: si noti che probabilmente ti verrà anche richiesto di modificare la password in quanto è trascorso il tempo massimo per cui il sito considera valida quella inizialmente inserita… procedura noiosa, ma comunque semplice e usuale e che (a mio parere) garantiva già una più che opportuna sicurezza per l’accesso di quel sito, vista la tipologia di funzionalità da quello offerte.
Vediamo ora passo-passo come procedere ad attivare sta benedetta autenticazione a due fattori… 😶
Come indicato in una pagina del sito stesso, è innanzitutto necessario:

- Aggiungere un secondo dispositivo (smartphone o tablet) al tuo account EU LOGIN indicando quindi il numero del proprio cellulare con il prefisso internazionale (+39) e indicando un PIN di 4 cifre che dovrà essere inserito sia quando si leggerà con l’app EU Login il QR code che viene mostrato dopo aver confermato l’inserimento di tale numero sia tutte le volte che in futuro ci si vorrà autenticare per accedere a quel sito tramite quell’app EU Login.
Io ho operato da PC per l’inserimento di tale numero per cui non ho avuto problemi a “certificarlo” facendo leggere (all’app EU Login sullo smartphone) quel QR code che viene mostrato sul sito acceduto da PC, ma tale validazione non saprei bene come potrebbe essere effettuata se uno volesse operare solo da uno smartphone (non si può certo leggere quel QR code mostrato in un browser sul display del medesimo smartphone in cui ho quell’app che dovrebbe leggerlo utilizzando la telecamera 🤔🙄!!).



Quando quindi si cercherà di accedere al sito https://europa.eu/europass/it si dovrà scegliere quel metodo di verifica tramite l’app EU Login. Lanciando quindi sullo smartphone l’app EU Login, comparirà sul telefonino una finestra che indica la presenza di una richiesta di autenticazione in corso e quindi, accettando di proseguire, comparirà una finestra di quell’app che richiede l’inserimento del PIN (o, in alternativa se uno lo aveva impostato, una autenticazione biometrica se attivata sul cellulare).
Nuovamente, si noti dalle figure seguenti come, nonostante uno abbia indicato di volere una interfaccia in lingua italiana, tutti gli avvertimenti continuano a venir mostrati solo in lingua inglese… 🙄
… magari sarebbe stato meglio che, anziché complicare inutilmente la procedura di accesso, avessero utilizzato del tempo di sviluppo per rendere effettivamente completamente multilingua questo sito finanziato dall’unione europea!



Comunque ora, finalmente, potrai riuscire nuovamente ad accedere al tuo curriculum se lo avevi già creato, o comunque entrare nella sezione che ti consentirà di crearne uno!!
Non saprei. Di fatto l’autenticazione a due fattori associa solo il cellulare al suo proprietario: non penso che si tratti di un meccanismo di identità digitale vero e proprio
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Buonasera Signor Contini, mi chiamo Carlo Secci. Ho appena avuto lo stesso inconveniente e devo dire che la cosa mi ha letteralmente spiazzato. Facendo una ricerca su google ho trovato il suo illuminante post. A tal proposito, ho un quesito: scaricare la suddetta App e comunicare all’Eu ulteriori dati, è per caso parte dell’accorpamento di tutti i dati per la “famosa” futura identità digitale? Grazie. La saluto
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