Come ogni anno incominciano ad arrivare i CUD e uno si domanda: quand’è che dovrò fare il 730 quest’anno?
Sono allora andato a ricercare su internet ed ho trovato l’articolo Modello 730/2021: istruzioni, scadenza e novità presente su informazionefiscale.it che mi ha rassicurato: sebbene venga detto che l’Agenzia delle Entrate ha già da tempo pubblicato modulo e istruzioni ufficiali con il provvedimento del 15 gennaio, la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati relativa all’anno di imposta 2020 è fissata al 30 settembre 2021. Viene indicato anche che il modello 730 precompilato 2021 sarà disponibile per i contribuenti a partire dal 30 aprile 2020. Ovviamente, se uno prevede di avere dei rimborsi, può convenire fare la dichiarazione al più presto, … o anche solo per togliersi il problema”! 😉
Sono comunque andato nel portale dell’Agenzia delle Entrate nella sua sezione riservata ai cittadini e alle dichiarazioni: esiste già la sezione 730/2021 dove ovviamente sono andato a curiosare! 😉

Entrando con lo SPID nella mia area privata, si arriva alla seguente pagina che presenta due possibilità: La tua dichiarazione precompilata e Le tue fatture.

In particolare, per quest’ultima sezione viene indicato che per usufruire di quel servizio di consultazione è necessario comunicare la propria volontà di adesione!
Il motivo di questa (inutile) complicazione mi sfugge, ma mi propongo di effettuare quella procedura di accettazione (anche solo per curiosità e per vedere la tipologia di fatture presenti) non senza però andare prima a vedere la sezione della dichiarazione precompilata … che da quanto avevo letto precedentemente, sarebbe stata disponibile per i contribuenti solo a partire dal 30 aprile 2020 …
… ma, infatti, da quella sezione si accede ancora alla precompilata dello scorso anno:

Torno quindi a “sondare” l’altro ramo, vale a dire quello relativo a Le tue fatture procedendo nella procedura di adesione a tale servizio. Nel seguito i passaggi richiesti:





Ben 6 click per poter accedere, nella mia area privata, alle mie fatture mi è sembrato davvero troppo, ma questo è quanto!
Finalmente, riesco ad accedere a quella sezione (senza nemmeno la necessità di quella attesa indicata nel riepilogo, ad adesione avvenuta: “La richiesta di adesione è stata presa in carico in data odierna ed è in corso di elaborazione. Ulteriori operazioni di adesione/recesso potranno essere effettuate da domani“):

Entrando quindi dentro a Le tue fatture ricevute, mi vengono elencate automaticamente quelle dell’ultimo trimestre 2021.
Si noti che si può arrivare a questa sezione Le tue fatture accedendo sia da https://dichiarazioneprecompilata.agenziaentrate.gov.it sia da Agenzia delle Entrate – Area riservata – Home page Servizi …: in entrambi i casi viene richiesta ovviamente la solita autenticazione sicura (e.g. tramite SPID):
Volendo avere un’idea di quelle presenti nello scorso anno magari d’interesse per una prossima compilazione del 730/2021, imposto quindi la ricerca dal 1/1/2020 al 31/12/2020. Mi viene tuttavia restituito il seguente errore: “Il range di date indicato supera il trimestre. Restringere l’intervallo delle date di ricerca“!!

Il perché mai di questa restrizione mi resta ignoto, non solo da un punto di vista tecnico ma anche logico, dal momento che mi sembra più che comprensibile voler ricercare tutte le fatture relative a un anno solare!
Comunque procedo scegliendo un filtraggio dal 1/1/2020 al 31/3/2020 e poi per quelli successivi: noto comunque con piacere che, impostando la data “Dal” al trimestre successivo, mi viene proposto in automatico per la data “Al” quella alla fine di quel successivo trimestre… meglio che niente!

Cliccando poi sull’icona più a sinistra associata a ciascuna fattura si giunge quindi a visualizzare i dettagli di chi l’ha emessa nei propri confronti: premendo quindi il pulsante di Download file fatture viene quindi scaricato dal browser il file associato (per default si troverà nella cartella Download impostata per la propria utenza sul PC utilizzato). In alternativa, si può anche solo premere il pulsante Visualizza file fattura che mostra su di una finestra di popup il contenuto di quel file, soluzione che, come mostrerò, è la più conveniente a meno che uno non desideri salvarsela in locale.

In pratica, si nota che non si tratta proprio della scansione della fattura come era stata consegnata dal fornitore (e.g. operatore telefonico, della luce, negoziante) benché contenga sostanzialmente le informazioni fondamentali senza grafica e particolare formattazione.
Se si preme il pulsante Visualizza file fattura, viene aperta una finestra di popup con le informazioni relative alla fattura selezionata, sebbene non sia graficamente analoga a quella di una fattura generalmente stampata. Esiste anche un pulsante Stampa che dovrebbe lanciare la stampa della medesima… ma io non sono riuscito a farlo funzionare né dal browser Chrome né da quello Edge: si apre una finestra per impostare la stampa ma che immediatamente scompare!

Se invece si preme il pulsante Download file fattura, si scarica un file che spesso ha un’estensione xml, vale a dire è in un formato specifico per poter essere agevolmente interpretato da un programma, ma molto meno da un essere umano!

Anzi, talvolta quello che si scarica premendo quel pulsante Download file fatture non è neppure subito quel file xml con i dati della fattura, bensì un file certificato dal fornitore specifico, vale a dire uno con associato anche la sua firma elettronica e quindi uno di non immediata visualizzazione: insomma, un file con estensione .p7m che non si riesce ad aprire generalmente con un normale programma di testo (e.g. TextPad; Word; Acrobat Reader DC; un browser quale Chrome o Edge).

Infatti è necessario installarsi uno dei programmi specifici in grado di analizzare sia la firma digitale associata sia di visionare/salvare a parte il contenuto del file “originale” (generalmente un documento PDF, ma potrebbe essere anche di diversa natura, come in questo caso).
Si noti che se fosse stato un file con estensione con estensione .p7s, avrebbe contenuto le sole informazioni relative al certificato digitale e perciò per visualizzarle sarebbe basterebbe usare il gestore dei certificati integrato già in Windows o anche utilizzare uno dei servizi gratuiti online (e.g. PosteCert, InfoCert).
Invece, essendo in questo caso l’estensione .p7m, si tratta di un documento che ingloba al suo interno sia una firma digitale sia un file che si può poi estrarre e salvare a parte, un po’ come avviene con le email che arrivano tramite posta certificata.
I metodi per poter finalmente leggere tale file di fattura sono diversi (e.g. programmi: ArubaSign, Dike, MnlSignVerifier; servizi online per solo la verifica della firma: PosteCert, InfoCert) e tutti gratuiti, almeno nella loro configurazione base.
Nel seguito ne mostro uno, forse il più utilizzato che comporta di scaricarsi gratuitamente da Aruba il piccolo SW ArubaSign, in grado appunto di effettuare tale funzionalità. Una volta istallato tale programmino, l’estensione del nostro file, scaricato precedentemente, viene riconosciuta come associata a quel programma per cui la sua icona diventa quella propria di quel programma: perciò, cliccando sopra il file due volte, questo viene aperto in automatico con quel programma. Questo mostra innanzitutto i dettagli del firmatario, vale a dire del fornitore: quindi, selezionando la voce del menu Apri documento (o Salva documento se lo si desidera salvare a parte) si può finalmente visualizzarlo.
Insomma … probabilmente è sufficiente, nel sito dell’Agenzia delle Entrate, premere Visualizza file fattura che mostra su di una finestra di popup il contenuto di quel file senza necessità di scaricarlo e poi procedere come visto per giungere poi alle stesse informazioni, a meno che uno non desideri salvarsi il tutto in locale.
Si noti che, oltre alle fatture utili per eventuali rimborsi (e.g. risparmio energetico, ristrutturazione), ci sono anche tutte quelle relative a fornitori di servizi (luce, gas, telefono) sebbene queste non risultino d’utilità per la compilazione del proprio 730.
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Si noti la presenza anche del cosiddetto Cassetto fiscale che consente la consultazione delle proprie informazioni fiscali (e.g. dati anagrafici, dati delle dichiarazioni fiscali, dati dei rimborsi, dati dei versamenti effettuati tramite modello F24 e F23, atti del registro (dati patrimoniali), dati e informazioni relativi agli studi di settore e agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa), le informazioni sul proprio stato d’iscrizione al Vies). Qui si ritrovano, ad esempio, anche gli atti di locazione d’immobili a uso abitativo:
Esiste infine anche il portale per Fatture e corrispettivi, utile penso per chi ha una partita IVA: diversamente non fornisce alcuna informazione:


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Molto utile è poi accedere al sito il sito Sistema Tessera Sanitaria dove, nella sua sezione riservata al cittadino, autenticandosi uno può consultare le spese sanitarie registrate nell’ultimo anno, così come per quelli precedenti (fino al 2019, cioè da quando quel servizio è attivo). Lo scorso anno avevo scritto questo post al riguardo che potete visitare per avere ulteriori informazioni: STS – Sistema Tessera Sanitaria: come accedere alle ricevute per spese mediche.
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Link utili
Pingback: Quando, nella sezione del modulo precompilato del 730 dell’Agenzia delle Entrate, il pulsante di Modifica risulta disabilitato | Enzo Contini Blog
Pingback: Come visualizzare sia le fatture sia le ricevute mediche nel sito dell’Agenzia dell’Entrate | Enzo Contini Blog
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