Come avere, a poco prezzo, una connessione a Internet in una seconda casa (e.g. per domotica) senza necessità d’installare una linea fissa

Sempre più spesso si sente la necessità di avere una connessione a Internet anche in una seconda casa (in campagna, montagna o mare) magari per poter usufruire di servizi di domotica quali la gestione remoto della caldaia, comandare da remoto interruttori, ricevere avvisi da un sistema di antifurto e magari addirittura vedere da una webcam un flusso video in real-time e/o registrato. Spesso la spesa da sostenere per avere una linea fissa non è giustificata e perciò può tornare utile una soluzione alternativa assai semplice ed economica: l’utilizzo di un router munito di SIM, perciò in grado di fornire una connessione a Internet sia su cavo Ethernet sia Wi-Fi.

È vero che anche uno smartphone si può configurare come hotspot WiFi e la velocità di trasmissione (a parità di SIM/operatore/area geografica) risulterebbe analoga, ma è una soluzione che può andare bene solo per necessità di connessione occasionali. Infatti, innanzitutto la portata del wifi generato da uno smartphone è minima per cui il dispositivo che l’utilizza deve essere al massimo a pochi metri. Se si desidera poi avere un WiFi sempre presente, lo smartphone dovrebbe essere sempre alimentato, e questo non è il suo “normale” utilizzo per il quale è stato progettato per cui mi immagino che la durata non solo della batteria ma anche del dispositivo stesso ne risenta nel tempo. Inoltre le sue possibilità di configurazione sono minime rispetto a quelle disponibili su un router, oltre a richiedere adattatori se si desidera utilizzare un collegamento via cavo (e.g. ethernet) sicuramente migliore e stabile.

In particolare, per la casa di campagna, io ho utilizzato il router TP-Link TL-MR6400 (vedi manuale utente/firmware updates/F.A.Q.) che, utilizzando una opportuna SIM, è in grado di utilizzare una connessione 4G LTE e fornire una connessione wireless a 300Mbps: il tutto per meno di 100€. Ovviamente esistono molti altri prodotti analoghi … e lascio al lettore il compito di verificare l’offerta più conveniente al momento del suo eventuale acquisto! Relativamente  a quel  router  della  TP-LINK,  la sua configurazione  risulta assai semplice tramite l’app  TP-Link  Tether (vedi Quick Installation Guide): è  sufficiente  connettere  lo smartphone  al  WiFI  generato  dal  router  stesso,  e collegarsi con il browser alla URL http://tplinkmodem.net o http://192.168.1.1.  Il sito locale permette di lanciare un Quick Setup per una iniziale configurazione veloce, eventualmente poi raffinabile in un secondo momento agendo su specifiche opzioni. Ovviamente è conveniente  proteggere l’accesso impostando fin da subito una  password  di  accesso  a questo  sito locale  di configurazione  del router.
Conviene anche, per una più agevole installazione, disabilitare il PIN  di accesso (presente di default in una SIM) prima  d’inserire  la  SIM  nel  router, ad  esempio  inserendola  momentaneamente  in un cellulare  ed  eliminandola andando nella sua  specifica  sezione  di  gestione  della  sicurezza. Esiste, comunque, una sezione Advanced > Network > PIN Management nel  sito  che  consente  comunque di gestire tale PIN. Generalmente, l’esigenza di avere una connessione a Internet è, come ho già evidenziato, legato a servizi di domotica che in genere non richiedono grandi flussi dati (a esclusione del flusso video da webcam, se si è interessati ad averlo). Infatti, per altri scopi quando si è presenti in quel luogo, spesso la connessione a Internet (e.g. per un PC) uno la riesce comunque ad avere utilizzando la funzionalità di tethering del proprio cellulare … ed i Giga (40, 50, 60 e addirittura 70), oramai messi a disposizione dalle offerte sul mobile  consentono di poterci collegare anche una TV (magari con l’uso di una Chromecast o di un Amazon Fire TV Stick)!

Nota: dal momento che tutti i modem/router possono saltuariamente non funzionare più correttamente e richiedere un riavvio per tornare a fornire il servizio desiderato (e.g. connettività WiFi), può essere conveniente (almeno nel periodo in cui quella casa non viene abitata) utilizzare un classico  temporizzatore meccanico per il collegamento elettrico del router. Programmato opportunamente per non fare passare la corrente in un breve lasso di tempo (e.g. durante un orario notturno), consente di far spegnere e riaccendere il router giornalmente ed effettuare quindi un suo reset, just in case! In questo modo, pur non potendo agire direttamente sul tasto di accensione/spegnimento, non trovandosi uno in quella seconda casa, eventuali malfunzionamenti si risolvono comunque nel giro di, al massimo, un giorno, rendendo così comunque perenne la possibilità d’interagire da remoto su tutti i dispositivi di domotica!

Temporizzatore meccanico

Vediamo quindi quali sono le possibili offerte per avere una SIM da mettere a quel router e quindi ottenere una connettività a basso prezzo per la domotica.

TIM Home Connect potrebbe essere un’offerta inizialmente conveniente, costando 36€ per 24 mesi (in realtà viene richiesto di pagare anche 10€ per la SIM e l’attivazione). Prevede per ogni mese:

  • 20 minuti di chiamate
  • 100 MB di traffico Internet
  • 100 SMS verso tutti

Anche se il traffico Internet può sembrare eccessivamente minimo, si legge poi nelle condizioni contrattuali cheal  superamento dei MB disponibili ogni mese, la velocità di navigazione verrà ridotta a 32 Kbps fino al rinnovo successivo, senza costi aggiuntivi“. Perciò viene comunque mantenuta la connettività per quei servizi di domotica che  richiedono poca banda e non necessitano eccessivo real-time.

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P.S: 4/2/2021

Esiste ora anche una versione TP-Link TL-MR6500v Router 4G VoLTE che consente anche di connettere un telefono fisso alla porta Phone e quindi poter sfruttare il numero della SIM card per effettuare chiamate. Inoltre una segreteria telefonica integrata consente di registrare fino a 100 minuti di messaggi. Questo potrebbe tornare utile anche per avere una linea come se fosse fissa: basta attaccate il telefono e non cambia nulla se non il numero! Attenzione che non tutti gli operatori telefonici necessariamente supportano il VoLTE: tuttavia viene specificato che quel dispositivo supporta numerosi standard inclusi VoLTE*, VoIP e CSFB. * Verifica che l’Operatore scelto supporti lo tecnologia VoLTE su rete 4G. In caso contrario il Router utilizzerà in automatico la tecnologia CSFB (disponibile solo su rete 3G) come back-up di telefonia.

Si noti che quando un telefono è collegato e si alza la cornetta, compare un’apposita indicazione anche sul router stesso che indica l’attivazione della connessione telefonica. A tale riguardo vedete il mio successivo post: Come collegare un telefono a un modem con SIM per ricevere/effettuare telefonate tramite un apparato telefonico multifrequenza | Enzo Contini Blog

Inoltre, come anche nell’altro modello visto precedentemente, la porta LAN-WAN consente di utilizzarlo anche come back-up per una eventuale connessione con linea fissa che uno possiede: infatti, collegandolo al router sorgente con cavo di rete a quella porta, in caso di down della linea fissa la rete 4G subentrerà in automatico garantendo una continuità nella connessione ad Internet.
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Rispetto a mettere in tethering con un cellulare (sempre che non abbia problemi di consumo dati) non cambia molto a livello di velocità, se non il fatto che non bisogna fare tutte le volte la configurazione: tuttavia così si ha la portata del WiFi molto più elevata ed eventualmente ci si può connettere agevolmente anche tramite un cavo Ethernet.
Comunque, in entrambi i casi si ottiene sicuramente una velocità ben superiore a quella che attualmente si riesce a ottenere con una classica rete fissa ADSL dove non arriva la fibra: qualsiasi delle precedenti soluzioni di estensione del WiFi rimangono comunque le medesime e si possono applicare anche ad un router munito di SIM.

Esiste inoltre anche un’offerta TIM che sostanzialmente fornisce una soluzione simile che offre, laddove non si può arrivare con la fibra, un servizio analogo a quello di rete fissa ma utilizzando in realtà la rete mobile (vedi TIM senza limiti FWA): il costo tuttavia in questo caso è analogo a uno di rete fissa e non si ottiene, mi sembra, nulla in più che comprarsi il modem mettendolo in una posizione appropriata (e.g. vicino a una finestra) e mettersi una qualsivoglia SIM con incluso il traffico che uno pensa di fare.

Come sempre, tutte le offerte SIM con traffico dati incluso sono convenienti ma è necessario fare molta attenzione a non sforare il massimale previsto altrimenti i costi lievitano a dismisura (e.g. 2G di traffico in più del bundle possono costarti anche più di 20€)!!!
Il traffico raggiunto si può controllare anche da PC oltre che da app, ma basta distrarsi un po’ e magari lasciare attivata qualche sincronizzazione su un cloud che il traffico si consuma nel giro di poco tempo!! Non esiste nessuna opzione in genere per chiedere espressamente al gestore telefonico di bloccare il traffico se superata la soglia, … se non dopo una spesa di 60 euro, fissata per legge per tutela del consumatore! È vero che generalmente ogni volta che si è prossimi a raggiunge la soglia, ad esempio, si raggiunge l’80% di consumo di un bundle, viene in genere inviato un SMS informa dei minuti, SMS e Giga residui fino allo scadere dell’offerta … peccato che se la SIM è messa dentro un router uno non riceva neppure tale avvertimento!! 😦
Per fortuna in genere questa tipologia di modem possono essere configurati in modo da comunque avvertire e limitare il traffico dati al superamento di una soglia mensile definita: si può anche impostare affinché il router invii un SMS a un numero di cellulare quando si supera una certa percentuale (e.g. 90%) del traffico incluso. Ovviamente è importante impostare correttamente anche la Start date in base al giorno in cui avviene la ricarica della SIM.

Configurazione del router in modo da limitare il traffico dati al superamento di una soglia mensile definita ed essere avvertiti al cellulare tramite un invio dal router di SMS quando si supera una certa percentuale (e.g. 90%) del traffico incluso

La configurazione di un qualsiasi apparato TP-Link può poi essere anche effettuata tramite la sua app TP-Link Tether che consente anche d’impostare una password di accesso al dispositivo la prima volta che viene configurato: ovviamente lo smartphone deve connettersi al WiFi generato dal dispositivo stesso autenticandosi con la password indicata sull’etichetta presente sulla base del router. Anche le impostazioni sull’SMS di avvertimento quando si supera una certa soglia possono essere effettuate anche tramite quell’app:

L’app TP-Link Tether consente di gestire il router da smartphone o tablet

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P.S. 8/5/2020: “ATTENZIONE!!!

Nonostante venga esplicitamente detto nell’offerta TIM HOME CONNECT pubblicata online fino al 15/6/2020 che, senza costi aggiuntivi, rimane una connessione dati a basso bit rate, comunque sufficiente per comunicazioni a sistemi di domotica, io ho avuto caricato un importo negativo di circa 2 euro che ha comportato la impossibilità di contenermi da remoto e il dover effettuare una ricarica. Contattato il 187 per avere spiegazioni, non è riuscito a risalire alla motivazione dell’importo per cui ha aperto un ticket. Comunque ha disattivato per quel numero tutte le possibili fonti di traffico a pagamento (e.s. SMS bancari, chiamate a pagamento etc, mettendomi anche una tariffa base di default): questo, ha detto dovrebbe prevenire eventuali possibili sforamenti futuri. Perciò conviene richiedere queste disattivazioni fin da subito all’atto del contratto iniziale.

P.S. 29/6/2020
Dopo le esperienze negative che ho avuto con TIM Home Connect 24, mi sento di NON consigliarla più assolutamente! Leggete il mio successivo post TIM Home Connect: mai più!!

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Si noti inoltre che se uno ha una linea fissa TIM, può usufruire di traffico dati illimitato richiedendo di applicare l’offerta TIM Unica anche su questo numero oltre che quello dei cellulari dei familiari.

Si legge comunque anche che “i minuti di traffico, gli SMS e i MB inclusi nell’offerta non utilizzati al termine del periodo di un mese non saranno cumulabili con quelli attribuiti nel periodo mensile successivo“. Per i mesi successivi ai 24 iniziali, i 3€ al mese sono addebitati su credito residuo della TIM Card e pertanto si dovrà fare attenzione a disporre di un credito residuo superiore a 3€. L’attivazione ed i successivi rinnovi dell’offerta determinano la proroga della durata della TIM Card di 13 mesi , decorrenti dalla data in cui avviene l’attivazione o il rinnovo. Nel corso del tredicesimo mese il servizio funzionerà solo per la ricezione delle chiamate e dei messaggiE’ possibile disattivare gratuitamente l’offerta in qualsiasi momento chiamando gratuitamente il numero 40916, il Servizio Clienti 119 o accedendo alla sezione MyTIM Mobile del sito.”

Sicuramente per i mesi successivi ai 24 inizialmente compresi nell’offerta, il costo attuale di 3€ al mese è davvero eccessivo se confrontato con altre offerte del mercato attuali, per cui vale la pena valutare se, almeno inizialmente, optare per quella soluzione o scegliere fin da subito una diversa soluzione, sebbene leggermente più costosa. Si noti che certe offerte richiedono che ci sia il passaggio da un altro operatore o MVNO. Inoltre è da tenere presente che, essendo nel nostro caso un uso principalmente di domotica, un eventuale cambio del numero telefonico non ha certo rilevanza.  Se si ha poi anche a disposizione decine di Giga al mese, si può pensare di utilizzare quel  Wi-Fi anche per collegare cellulari e TV (per vedere film in streaming) senza necessità di utilizzare tutte le volte il tethering del proprio cellulare.

Con Noitel, che si appoggia alla rete Vodaphone, al costo di 2€ al mese si hanno 300 min di telefonate e 2 GB: il costo iniziale per l’attivazione è tuttavia di ben 30€.

Esistono diverse offerte di  MVNO (e.g. kena, Iliad, Poste, ho) ma è necessario verificare la presenza della copertura e la potenza del segnale dove si trova la casa: Kena utilizza la rete TIM che è quella a copertura maggiore sul territorio nazionale …. ma comunque la valutazione deve essere fatta in base alla collocazione dell’alloggio/casa. In tutti questi casi è poi importante tener sotto controllo i Giga ancora disponibili per avere sempre a disposizione un residuo di traffico dati sufficiente per mantenere attive le funzionalità di domotica: ne bastano pochi, è vero, ma ora se finiscono non si ha più generalmente alcuna connettività, nemmeno a basso bit-rate come avviene con TIM Connect. Nel caso si utilizzi KENA, anche se la rete a cui si appoggia è sempre quella TIM (per cui la copertura sarà analoga), la banda in download è limitata a 30 Mbps, comunque più che sufficienti anche per  uno streaming TV (e.g. Netflix raccomanda 5 megabit al secondo per avere una qualità HD).  L’offerta si rinnova automaticamente nello stesso giorno in cui è stata attivata se il credito residuo della SIM è sufficiente.
Per la tariffazione degli SMS, non inclusi, e dei dati, in caso di superamento della soglia mensile, si applicano le condizioni previste dal Piano Base Kenaa meno di Opzioni aggiuntive attive sulla linea. Perciò, se si pensa di avere necessità di più traffico dati e/o si intende utilizzare anche gli SMS (alcuni “vecchi” sistemi di gestione remota della caldaia ancora li usano, sebbene i più innovativi e recenti – e.g. Tado – necessitino solo di un collegamento Internet), allora conviene scegliere Kena 5,99 Flash che prevede, a solo un euro in più, oltre ai minuti illimitati di chiamate verso tutti i numeri fissi e mobili, anche SMS illimitati verso tutti i mobili oltre ad rilevante traffico dati (70 GB di internet 4G inclusi 3GB in 3G per navigare in Europa). Anche in questo caso non è previsto né il contributo di attivazione, né il costo per la SIM: tuttavia, questa volta non è possibile attivare un nuovo numero, bensì è necessario mantenere un proprio numero portandolo da un altro MVNO (e.g. Iliad, Poste). Purtroppo, perciò, si deve attivare prima una SIM da un MVNO e questo generalmente comporta un contributo di attivazione una tantum (e.g. 9,99€).

Si noti che esiste anche Kena Voce 4,99. con cui si hanno minuti illimitati di chiamate verso tutti i numeri fissi e mobili ma solo 50 MB (attenzione, NON Giga, perciò sono pochi!!) di Internet 4G.  Anche questa offerta è sottoscrivibile solo per chi attiva un nuovo numero Kena Mobile e per chi mantiene il proprio numero portandolo da un altro operatore.

Anche l’operatore MVNO Poste Mobile talvolta fa offerte molto interessanti anche per un uso di domotica:

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P.S.

Spesso le offerte di telefonia mobile specificano che sono solo per uso personale vale a dire per una SIM da inserire in un telefono e non in apparati, sebbene poi venga consentito di effettuare il tethering vale a dire di utilizzare quel proprio cellulare come router WiFi … offrendo di fatto il medesimo servizio che un router reale offrirebbe!! Ovviamente un router 4G è in grado di offrire quel servizio in modo più continuativo essendo sempre alimentato e fornendo una copertura WiFi ben maggiore di quella di cui un telefonino è capace. Insomma anche mettere una di quelle SIM in una “saponetta” Mobile WiFi (e.g. TP-Link M7200 Mobile Router Hotspot Portatile, Saponetta Wifi 4G LTE) non sarebbe consentito, sebbene poi il servizio che offre sarebbe il medesimo.
Si legge ad esempio nella pagina relativa alla regolamentazione della SIM di Poste Mobile:

In via meramente presuntiva e senza che questo comporti alcun automatismo nell’applicazione delle misure contrattualmente previste all’art. 7.2, l’uso si considera senza ulteriori verifiche personale e, quindi, in linea con la causa del contratto, se vengono rispettati almeno tre dei seguenti parametri:

  • Traffico giornaliero uscente sviluppato per SIM non superiore a 160 minuti e/o 200 sms;
  • Traffico mensile uscente sviluppato per SIM non superiore a 1250 minuti e/o 2000 sms;
  • Traffico voce/sms giornaliero uscente verso altri operatori mobili non superiore al 65% del traffico giornaliero uscente complessivo;
  • Rapporto tra traffico giornaliero uscente complessivo e traffico giornaliero entrante non superiore a 4.

In caso di superamento di almeno due di detti parametri, la Società si riserva di monitorare il traffico del Cliente, al fine di verificare, anche mediante contatto con il cliente medesimo, l’esatta natura di tale superamento, accertando l’uso personale dei SMCE e, ove disponibili e attivati, i SMD.

Il significato di quegli acronimi non mi è del tutto chiaro e anche ricercando su Internet sono solo riuscito a trovare questi seguenti possibili significati:
SMCE = Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni?
SMD = Dispositivo di montaggio superficiale?

Insomma da un punto di vista teorico i gestori possono avere generalmente la possibilità di verificare l’IMEI del dispositivo e risalire perciò al modello e quindi capire se si tratta di un telefono o saponetta/router. Alcuni modem/datacard, quando aprono la connessione dati, inviano in un qualche campo opzionale che le identifica e che può quindi essere utilizzato per questa tipologia di controllo … ma è anche vero che esistono anche lista di saponette/dispositivi che non vengono riconosciuti come tali per cui queste verifiche, lato operatore, lasciano comunque il tempo che trovano!

Diciamo quindi che il traffico generato da sistemi di domotica è generalmente basso e anche un uso di tale WiFi da parte dei membri di una famiglia (che non vedano ovviamente film in streaming!) genera un traffico che non differisce per nulla da quello producibile da uno smartphone. Insomma per un provider si tratta comunque di un buon cliente che, secondo me, conviene tenersi ben caro, anche perché non consuma certo il massimo delle risorse che da contratto potrebbe.

Un tempo certe tariffe non consentivano neppure il tethering del cellulare (quando mettevi in tethering si passava a un altro APN – e.g. uno differente da ibox per TIM – e venivi tariffato diversamente): questa limitazione oggi non c’è più in quanto assurda … e tanto ormai tutti editavano a mano l’APN per superare comunque il problema (solo per chi aveva gli iPhone quella modifica manuale risultava non agevole o sembra anche negli ultimi Google Phone Nexus dove viene detto che l’APN non è modificabile… seppure poi anche qui sembra ci sia come sempre un trick per farlo ugualmente! 😏).

Insomma, regole commerciali sono in continua evoluzione e le giustificazioni certe regole contrattuali sono solo di puro marketing e non hanno basi o motivazioni tecniche. Come sempre è necessario non abusare mai dei servizi offerti, in modo da risultare comunque un buon cliente che conviene tenersi caro …

P.S. 8/2021 – Esistono poi offerte commerciali che offrono insieme ad un linea fissa anche una connessione mobile (e.g. FWA, saponetta con sim) a prezzo vantaggioso e con traffico illimitato nella SIM. È questo, ad esempio, il caso dell’offerta di Poste Mobili che attualmente, con 26,90€, danno due connessioni: linea fissa in fibra + modem con SIM 4G con giga illimitati da portare dove uno desidera.

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12 risposte a Come avere, a poco prezzo, una connessione a Internet in una seconda casa (e.g. per domotica) senza necessità d’installare una linea fissa

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  5. roberto ferrari ha detto:

    Buongiorno, articolo interessante. Ho fatto lo stesso per la mia seconda casa ma ho il problema che le cam ogni tanto vanno offline (cosi come echo show) quindi non è tanto il router ma, secondo me il gestore (volontariamente) o la connessione della SIM che salta. Soluzione: il temporizzatore meccanico e’ da preferire rispetto ad una presa tipo TAPO P100 per il riavvio quotidiano? Grazie.

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    • Enzo Contini ha detto:

      Qualsiasi dispositivo che per pilotarlo abbia necessità di una connessione Internet non può sopperire problemi del router dovuti appunto a suoi problemi di connessione. Per questo l’unica soluzione che funziona sempre, luce elettrica presente permettendo, è quella di usare appunto un economico temporeggiatore meccanico che al massimo ritarda il funzionamento, ma fa sempre il suo lavoro anche se per un po’ manca la corrente e/o se il modem non si connette ad Internet! Da quando l’ho messa io non ho avuto più problemi che perdurino più di 24 ore.

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